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Truffe sul web per l'acquisto di auto usate: come evitarle

Qual è la prima cosa che normalmente si fa quando si è intenzionati ad acquistare una vettura usata? Si va su internet, si cerca un portale di annunci, ci si mette subito in contatto et voilà… si diventa facile preda di predatori/truffatori incalliti.

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L’acconto per sbloccare il veicolo

Quando si cerca una vettura usata da acquistare sul web bisogna essere molto cauti ed andare con i piedi di piombo. Spesso e volentieri, infatti, al primo contatto può capitare che il venditore/truffatore incominci con il dire che la vettura si trova in un altro Paese e, per potergliela vendere, avrebbe bisogno di un acconto per poter andare a ritirarla (1° indizio sospetto). Il venditore/truffatore è uno “sgamato” e per acquistare la fiducia del povero malcapitato, decide di dargli un documento di identità, ovviamente straniero e falso. Una volta ricevuto l’acconto, il venditore/truffatore cancella l’annuncio della vettura in vendita e sparisce, in modo tale che le autorità (polizia postale e carabinieri) non possano beccarlo. 

Quel dannato senso di urgenza. 

Il venditore/truffatore crea sempre un senso di urgenza, in modo tale che il “pollo” sia “costretto” a chiudere subito la trattativa. Frasi del tipo “c’è già una persona che vuole comprarla” oppure “parto domani, non possiamo vederci” sono all’ordine del giorno e rappresentano il 2° indizio sospetto perché il venditore/truffatore sta cercando di far prendere al malcapitato una decisione in fretta.

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 E’ una grandissima occasione.

 Quando una bella vettura usata è venduta ad un prezzo inferiore alla media di mercato (3° indizio sospetto) bisogna aprire gli occhi perché potrebbe esserci qualcosa che non torna come il chilometraggio alterato, il motore fuso, frizione da rifare etc. Se il prezzo sembra un affare, allora è meglio mollare il colpo perché l’affare lo farà sicuramente il venditore/truffatore.

Richiesta del pagamento anticipato senza visionare l’auto (4° indizio sospetto).

Se il venditore/truffatore sostiene di non avere tempo per un test drive (quindi per non farvela provare) e spinge il malcapitato a pagare la vettura usata senza vederla prima “dal vivo”, allora si tratta sicuramente di una truffa. Ecco perché è consigliabile acquistare una vettura usata (anche online) da un concessionario piuttosto che da un privato. Non è un caso che, in Italia, il 35,5% degli acquirenti di auto usate si rivolge a società private di rivendita di auto mentre il 34,7% preferisce rivolgersi nelle concessionarie autorizzate.

Diffidate di link sospetti (5° indizio sospetto).

Il venditore/truffatore spesso consiglia al malcapitato di fare clic su link o allegati pericolosi, inviati tramite SMS o e-mail. E’ sicuramente un trucchetto non solo per far vedere delle foto “fasulle” di una vettura ma anche per rubare informazioni personali come nome, indirizzo, dati della carta di credito, password etc.

Quando si acquista una vettura, normalmente, si fa un bonifico bancario. Se capita la richiesta del pagamento attraverso banche “strane” piuttosto che app, piattaforme social e altro ancora (6° indizio sospetto), allora è meglio lasciar perdere: è sicuramente una truffa.

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