Ultim'ora
Motori
Motori Sfide e progressi della transizione ecologica nel settore mobility

Sfide e progressi della transizione ecologica nel settore mobility

La transizione verso l’elettrico nel settore automobilistico, celebrata da molti come una rivoluzione verde, è in realtà un percorso irto di sfide e polemiche. Nonostante i progressi tecnologici e le politiche di incentivazione, la strada verso una completa elettrificazione è ancora lunga e complessa.

Le auto elettriche del 2024 mostrano miglioramenti notevoli in termini di autonomia. Modelli come la BMW i7 e la Mercedes-Benz EQS offrono rispettivamente autonomie di 612 km e 725 km, segnando un importante passo avanti rispetto ai veicoli elettrici delle generazioni precedenti. Questi progressi sono resi possibili dalle batterie al litio, il cui costo è sceso drasticamente a meno di 100 Euro per kWh​. Ad esempio i prezzi delle batterie LFP (litio-ferro-fosfato) di CATL e BYD dovrebbero calare intorno ai 56 $ per kWh.

Le nuove tecnologie di ricarica, come la ricarica rapida e wireless, stanno migliorando l’esperienza degli utenti. La ricarica rapida consente di raggiungere l’80% della carica in soli 30 minuti presso le stazioni da 100 kW, rendendo più pratico l’uso quotidiano delle auto elettriche​.

©m3motorcube

Un percorso accidentato

Una delle principali controversie riguarda la gestione degli incentivi. Nel 2024, il governo italiano ha stanziato oltre 570 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi plug-in. Tuttavia, la ripartizione dei fondi ha suscitato molte polemiche. Solo una piccola parte degli incentivi è stata destinata ai veicoli mild hybrid e full hybrid, che rappresentano una quota significativa del mercato attuale. Questo squilibrio ha portato molti a criticare la strategia del governo, sostenendo che non risponde adeguatamente alle reali necessità e possibilità degli automobilisti italiani​ (Quattroruote.it)​​ (Electricmobility.it – Mobilità elettrica)​.

Infrastrutture, lo stato dell’arte

La creazione di un’infrastruttura di ricarica adeguata è una delle sfide più pressanti. Nonostante in Italia ci siano oltre 32.000 punti di ricarica operativi, la distribuzione non è ancora sufficientemente capillare per supportare una diffusione massiva delle auto elettriche. Inoltre, l’Unione Europea sta lavorando per definire standard comuni per garantire la compatibilità tra le diverse reti di ricarica, ma la realizzazione di questi progetti richiederà tempo​.

Anche l’accessibilità economica delle auto elettriche è un punto critico. Nonostante i progressi tecnologici, i costi iniziali di acquisto rimangono elevati. In Italia, solo pochi modelli sono disponibili a meno di 30.000 euro, rendendo difficile per molte famiglie accedere a questa tecnologia, nonostante gli incentivi disponibili.

Gli incentivi

Gli incentivi fiscali sono fondamentali per promuovere l’adozione delle auto elettriche. In Italia, gli incentivi includono sgravi sull’IVA, bonus di rottamazione e contributi diretti per l’acquisto di veicoli elettrici. Ad esempio, è possibile ottenere un incentivo fino a 6.000 euro con rottamazione e fino a 4.000 euro senza rottamazione per l’acquisto di un’auto elettrica. Tuttavia, l’esaurimento rapido dei fondi e la loro ripartizione non equa hanno alimentato il dibattito e le critiche​.

©m3motorcube – Ecobonus aggiornamento 26 Luglio 2024

Leggi anche:

Incentivi Ecobonus 2024. Finalmente si parte

Batterie Elettriche: un pieno in 12 minuti!

News settimanali

Leggi anche

Motori Ansia alla guida: un problema crescente
Motori Bentley Flying Spur, sto arrivando!