Ansia alla guida: un problema crescente

Paura di guidare? Si chiama amaxofobia e si può contrastare

Cos’è l’amaxofobia o motofobia?

L’ansia alla guida, conosciuta anche come amaxofobia o motofobia, può manifestarsi sia in neopatentati che in conducenti esperti, colpendo indistintamente uomini e donne, sebbene con una maggiore incidenza statistica nelle donne. L’ amaxofobia è essenzialmente la paura o il disagio che colpisce chi si mette al volante di qualsiasi veicolo. Questo stato può presentarsi in modo improvviso o graduale, aumentando progressivamente fino a generare un senso di agitazione e angoscia. In alcuni casi, può trasformarsi in episodi più acuti, come attacchi di panico, o mantenersi come uno stato di iper-vigilanza e nervosismo continuo.

È un fenomeno in costante crescita

Negli ultimi dieci anni, il fenomeno dell’ansia legata alla guida ha visto una preoccupante crescita. Secondo uno studio americano del National Library of Medicine-National Center for Biotechnology Information (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10256919/), riportato dall’International Drivers Association (https://internationaldriversassociation.com/), tra il 2014 e il 2024, sono state registrate oltre 75.000 ricerche online relative a questo disturbo. Questo dato allarmante sottolinea quanto l’ansia alla guida stia diventando una questione sempre più rilevante per la salute pubblica.

“Ogni anno, sempre più persone digitano le proprie paure nelle barre di ricerca, cercando soluzioni per la loro ansia da guida,” ha detto Julianna Marshall, esperta di viaggi dell’International Drivers Association. L’aumento delle ricerche riflette non solo una maggiore consapevolezza, ma anche un’incidenza crescente di questo tipo di ansia.

Le cause dell’ansia alla guida

L’ansia alla guida può essere attribuita a vari fattori. Tra i più comuni:

• Aumento della complessità del traffico stradale dovuto al maggior numero di automobili e all’evoluzione delle infrastrutture
• Aumento della consapevolezza dei problemi di salute mentale che spinge più persone a riconoscere e ricercare la propria ansia
• Miglioramenti tecnologici nei veicoli che, pur migliorando la sicurezza, aggiungono anche complessità alla guida
• Pressione sociale e la necessità percepita di mobilità e disponibilità costanti

Impatto sulla vita quotidiana

L’ansia alla guida non limita solo la capacità di una persona di viaggiare, ma influisce pesantemente su altri aspetti della vita. Le conseguenze principali includono:

• Evitare determinati percorsi o orari della giornata che sembrano più impegnativi o che inducono ansia
• Tempi di percorrenza prolungati poiché gli individui scelgono percorsi più lunghi per evitare fattori di stress come autostrade o zone trafficate
• Maggiore isolamento dovuto alla riluttanza a viaggiare, con ripercussioni sugli impegni sociali e professionali
• Effetti economici se la guida è essenziale per le responsabilità lavorative

Come affrontare l’ansia alla guida

Per contrastare questo problema, Julie Marshall suggerisce alcune strategie pratiche:

1. Esposizione graduale: Inizia con brevi viaggi in condizioni di basso stress. Aumenta gradualmente la lunghezza e la complessità dei viaggi man mano che aumenta il comfort.
2. Tecniche di consapevolezza e rilassamento: Implementare pratiche come la respirazione controllata per gestire l’ansia in tempo reale.
3. Aiuto professionale: Affidati a un terapeuta specializzato in disturbi d’ansia. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è spesso molto efficace per questo tipo di ansia.
4. Corsi di guida: A volte l’insicurezza deriva dal non sentirsi competenti o aggiornati sulle pratiche di guida, per cui i corsi di aggiornamento possono essere utili.

L’aumento delle ricerche sull’ansia legata alla guida evidenzia l’importanza di affrontare il tema della salute mentale anche in ambiti apparentemente ordinari, come la mobilità. Con un traffico sempre più congestionato e vite frenetiche, è fondamentale sviluppare strategie per sostenere chi soffre di ansia alla guida, migliorando non solo la qualità della vita individuale ma anche la sicurezza stradale collettiva.