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Motori La Bentley Serie T più antica torna a casa dopo un restauro straordinario

La Bentley Serie T più antica torna a casa dopo un restauro straordinario

La Bentley Serie T più vecchia del mondo, immatricolata per la prima volta nel 1965, è tornata a Crewe, dove è stata restaurata e inserita nella prestigiosa Bentley Heritage Collection. Il veicolo, una berlina standard in Shell Grey, era stato utilizzato come auto di prova e protagonista del servizio fotografico per il lancio al Salon de l’Auto di Parigi. Ritrovata dopo decenni di abbandono in un magazzino, la Serie T era in condizioni critiche, priva di gran parte degli interni e con vari danni.

Il restauro, durato 18 mesi, è stato affidato agli esperti di P&A Wood, specializzati nella conservazione delle Bentley classiche. Il team ha affrontato sfide significative, come la sostituzione del cruscotto mancante, la riparazione dei cablaggi e la revisione della struttura monoscocca, la prima utilizzata da Bentley in un modello di serie.

Nonostante le difficoltà, molti componenti originali, tra cui motore e trasmissione, sono stati riparati con la linea guida “riparare piuttosto che sostituire”. Dopo un lavoro meticoloso, la Serie T è ora in esposizione permanente a Crewe, simbolo di un’epoca e parte di una collezione che celebra i 105 anni di storia di Bentley.

©m3motorcube

Note storiche

Nel 1958 iniziarono i lavori di progettazione della prima Bentley e Rolls-Royce monoscocca, destinata a sostituire le carrozzerie sostenute da un telaio separato. Il risultato fu la vettura venduta da Bentley come Serie T e da Rolls-Royce come Silver Shadow.

Nel 1962, John Blatchley – famoso per lo stile della R-Type Continental -aveva completato un nuovo design esterno per una carrozzeria monoscocca in acciaio e alluminio. Il design migliorava lo spazio per i passeggeri della precedente S3, ma l’auto era ora più corta di sette pollici, più bassa di cinque pollici e più stretta di tre pollici e mezzo.

©m3motorcube

Utilizzando il motore V8 da 6,23 litri da 225 CV appena sviluppato, sette prototipi furono sottoposti a test significativi, tra cui prove di resistenza di oltre 100.000 miglia. All’epoca, il motore raggiunse il più alto rendimento specifico in termini di peso di qualsiasi auto di serie al mondo, pari a 2,7 lb/cv (1,2 kg/cv). Le innovazioni progettuali comprendevano telai secondari separati per il motore e la trasmissione, le sospensioni, lo sterzo e l’asse posteriore, con supporti in gomma Vibrashock sviluppati per isolare i rumori e le vibrazioni della strada.

La Serie T Bentley fu acclamata come un chiaro esempio di ingegneria rivoluzionaria, dato che era la prima Bentley ad abbandonare la costruzione di un telaio separato, e la sua struttura relativamente leggera offriva nel 1965 prestazioni impressionanti per una berlina a quattro posti, con una velocità massima di 115 miglia orarie (185Km/h) e un’accelerazione da 0 a 62 miglia (0-100Km/h) orarie raggiunta in 10,9 secondi.

Furono prodotti 1.868 esemplari della Serie T di prima generazione, con un prezzo di listino al lordo delle imposte di 5.425 sterline e la maggior parte delle berline standard a quattro porte.

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