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Motori Crisi Volkswagen: fallimento o resurrezione?

Crisi Volkswagen: fallimento o resurrezione?

Siamo alla frutta? Forse non ancora ma poco ci manca. Fabbriche che stanno per chiudere, salari dimezzati e posti di lavori a rischio. Tanti posti di lavoro. Tutto ciò toccherà anche la filiale italiana?

“E’ stata tua la colpa e adesso che vuoi…”

Forse qualcuno si è sbagliato nel puntare tutto sull’elettrico? Ecco cosa intende fare Volkswagen per cercare di rimanere competitiva: tagli salariali del 10%; la revisione del sistema di bonus Tarif Plus, l’abolizione dei compensi extra; posti di formazione e assunzione di apprendisti e studenti duali basati sulle esigenze, o un contratto collettivo aziendale a prova di futuro con condizioni di lavoro uniformi. Insomma, bisoga ridurre al massimo il costo del lavoro

La trattativa.

I comitati di contrattazione collettiva di Volkswagen AG e delle sezioni IG Metall della Bassa Sassonia e della Sassonia-Anhalt hanno proseguito i colloqui per la contrattazione collettiva 2024 a Wolfsburg. In vista dell’incontro, IG Metall aveva ulteriormente chiesto all’Azienda di ripristinare i contratti collettivi risolti da Volkswagen AG con effetto dal 31 dicembre 2024, senza alcuna modifica dei contenuti. A causa della crisi economica dell’industria automobilistica, Volkswagen non è in grado di soddisfare questa richiestané quella del sindacato di un aumento salariale del 7%. L’Azienda ritiene piuttosto che una riduzione del 10% delle retribuzioni darebbe a Volkswagen AG la possibilità di effettuare investimenti futuri per rimanere competitiva e, quindi, salvaguardare i posti di lavoro.

“Siamo molto preoccupati per l’attuale andamento dell’industria automobilistica in Europa e in particolare in Germania come sede commerciale – ha spiegato Arne Meiswinkel, negoziatore capo di Volkswagen AG – Il trend negativo nell’ultimo trimestre, in particolare del brand Volkswagen che ha registrato un margine di appena il 2,1%, rende particolarmente chiara la situazione. Se i dati rimarranno a questo livello, non saremo in grado di finanziare il nostro futuro. Alla luce di ciò, non possiamo soddisfare la richiesta di IG Metall di ripristinare i contratti collettivi risolti”. 

Volkswagen chiede anche un contributo da parte dei collaboratori. 

Considerando l’attuale trend dell’industria automobilistica in Europa, e in particolare in Germania, l’Azienda vede anche la chiara necessità di un’azione che vada al di là del rifiuto delle richieste di IG Metall e ritiene necessario un contributo da parte dei collaboratori. Per la contrattazione collettiva, ciò significa una richiesta di riduzione del 10% della retribuzione dei dipendenti soggetti ai contratti collettivi di Volkswagen AG.

“Solo chi opera con successo può offrire posti di lavoro sicuri, e questo è il nostro obiettivo – ha precistao Arne Meiswinkel – Per raggiungerlo, una delle cose che dobbiamo fare è ridurre il costo del lavoro e portarlo a un livello competitivo rispetto al benchmark del settore è una leva fondamentale in tal senso”.

Niente più Bonus per i dipendenti?

L’Azienda ha anche annunciato l’intenzione di rivedere il sistema di bonus per i dipendenti della fascia Tarif Plus, con l’obiettivo di legarlo in futuro al sistema di partecipazione agli utili concordato collettivamente. Dal punto di vista dell’Azienda, anche l’eliminazione del bonus di anniversario e di quello di 170 euro al mese concordato collettivamente faranno parte delle misure di efficienza volte a garantire il successo a lungo termine.

Rivedere il contratto collettivo aziendale.

Per Volkswagen, un contratto collettivo aziendale competitivo e a prova di futuro, con condizioni di lavoro uniformi come le 35 ore settimanali e l’eliminazione della clausola di salvaguardia per i dipendenti assunti prima del 2005 (HTV I), è un ulteriore elemento di efficienza. L’Azienda ritiene inoltre necessario intervenire sul numero e sulle assunzioni di apprendisti e studenti duali chiedendo che siano basati sulle effettive necessità.

“Riteniamo che questo pacchetto di misure sia un prerequisito fondamentale per mantenere la competitività di Volkswagen in ultima analisi, per garantire i posti di lavoro nel lungo periodo” conclude Arne Meiswinkel.

Ecco cosa chiede Volkswagen AG

1. Salvaguardia dei posti di lavoro

In Volkswagen, la tutela dei posti di lavoro è stata parte del contratto collettivo dal 1994. Con la risoluzione del contratto collettivo per il futuro e dell’accordo “Digital Transformation Roadmap”, l’Azienda ha reagito alle attuali sfide economiche e strutturali, con l’obiettivo di un riallineamento sul tema delle tutele per i siti produttivi e i posti di lavoro.   

2. Applicazione della Tarif Plus 

L’applicazione della fascia Tarif Plus è regolata da un contratto collettivo di lavoro separato [RTV T+] per i collaboratori in posizioni specialistiche o manageriali. Le condizioni lavorative della fascia Tarif Plus differiscono da quelle previste dal contratto collettivo standard, per esempio in termini di orario lavorativo, bonus e utilizzo di un’auto aziendale. Alla fine del 2023, l’Azienda aveva già annunciato una stabilizzazione per i collaboratori di questa fascia retributiva al momento della nomina. Nel corso dei colloqui, l’Azienda ha annunciato l’intenzione di riallineare il sistema di bonus per i dipendenti della fascia Tarif Plus, con l’obiettivo di legarlo in futuro al sistema di partecipazione agli utili concordato collettivamente. 

3. Assunzione di apprendisti e studenti duali 

Nel proprio contratto collettivo di lavoro per gli apprendisti, Volkswagen si è impegnata a mettere a disposizione 1.400 posizioni all’anno. A causa della minore domanda, in passato garantire l’assunzione degli apprendisti è stata spesso una sfida. Con la risoluzione di questo accordo, l’obiettivo è adattare alle esigenze effettive il numero di posti messi a disposizione e l’assunzione di apprendisti e studenti duali, garantendo così una migliore programmazione sia per i lavoratori, sia per l’Azienda.

4. Lavoro temporaneo 

Volkswagen ricorre a questa tipologia per far fronte ai picchi di produzione e alle fluttuazioni della capacità. Con la risoluzione dei contratti collettivi sull’impiego di lavoratori temporanei in Volkswagen, l’Azienda intende ricorrervi alle condizioni collettive di riferimento per il settore e non a costi molto più elevati rispetto a quelli sostenuti dai concorrenti, come avviene attualmente.   

5. Retribuzione 

Considerando l’attuale trend dell’industria automobilistica in Europa, e in particolare in Germania, l’Azienda vede anche la chiara necessità di un’azione che vada al di là del rifiuto delle richieste di IG Metall e ritiene necessario un contributo da parte dei collaboratori. Per la contrattazione collettiva, ciò significa una richiesta di riduzione del 10% della retribuzione dei dipendenti soggetti ai contratti collettivi di Volkswagen AG. 

6. Ulteriori misure di efficienza. 

Dal punto di vista dell’Azienda, anche l’eliminazione del bonus di anniversario e di quello di 170 euro al mese concordato collettivamente faranno parte delle misure di efficienza volte a garantire il successo a lungo termine.

Il prossimo round di negoziati.

Si terrà il 21 novembre 2024 mentre l’obbligo di astensione dalle azioni sindacali termina il 30 novembre 2024. Il contratto collettivo di Volkswagen AG si applica a circa 120.000 collaboratori degli stabilimenti di Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden e Kassel, e riguarda anche i dipendenti di Volkswagen Financial Services, Volkswagen Immobilien GmbH e dx.one GmbH.

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