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Motori Autopromotec Talks: sostenibilità non è l'acquisto di nuove tecnologie, ma massimizzare l'uso di ciò che già possediamo

Autopromotec Talks: sostenibilità non è l'acquisto di nuove tecnologie, ma massimizzare l'uso di ciò che già possediamo

Sostenibilità non è l’acquisto di nuove tecnologie, ma massimizzare l’uso di ciò che già possediamo

Il tema della sostenibilità è oggi indubbiamente molto inflazionato, ma affrontato da punti di vista fuori dal coro si fa più interessante e costruttivo, è quanto accade durante l’evento Zero emissioni e infinite soluzioni.

È possibile essere competitivi e sostenibili? Invisibile! La sostenibilità che non ti aspetti nell’auto, promosso da Autopromotec e dedicato al futuro sostenibile dell’industria automobilistica,

L’incontro ha visto la partecipazione di importanti attori del settore aftermarket ed ha esplorato la sostenibilità andando oltre la semplice elettrificazione, evidenziando come l’intera filiera automobilistica stia compiendo passi silenziosi ma significativi verso pratiche produttive più ecologiche. Tuttavia, questi sforzi spesso restano nascosti agli occhi del consumatore.

©m3motorcube

L’evento ha segnato l’avvio del ciclo di incontri “Autopromotec Talks”, anticipando i temi centrali della 30ª edizione di Autopromotec, che si terrà a Bologna nel maggio 2025, con focus su energia, risparmio delle risorse, economia circolare e rigenerazione.

Matteo De Tomasi, Presidente di Michelin Italiana, ha sottolineato il ruolo cruciale dei pneumatici nell’economia circolare: quasi il 100% dei pneumatici a fine vita in Europa viene recuperato, e le tecnologie avanzano verso un maggiore uso di materiali riciclati, come il Carbon Black rigenerato, nei nuovi prodotti.

Gianluca Meschi, AD di Washtec, ha evidenziato l’importanza del riciclo dell’acqua negli autolavaggi automatici, che può ridurre il consumo idrico fino all’85%, contribuendo a preservare una risorsa sempre più scarsa e riducendo i costi operativi e l’impatto ambientale. Federica Bertoldi, Responsabile comunicazione LKQ RHIAG, ha invece  ricordato l’importanza delle “4 R” (Riparo, Riciclo, Riuso, Rigenero) come base per una strategia aziendale sostenibile, evidenziando come la riparazione e il riuso di componenti rappresentino scelte più ecologiche rispetto alla produzione di nuovi veicoli. Massimo Greggio, AD di USI Italia, ha spiegato come l’ottimizzazione dei processi di verniciatura, attraverso l’uso di software avanzati per il controllo delle cabine, possa ridurre i consumi energetici, migliorare l’efficienza produttiva e contribuire alla sostenibilità ambientale.

Il vicepresidente di Westport Fuel Systems Italia, Marco Seimandi, ha invece presentato soluzioni già disponibili per rendere i motori a combustione interna più sostenibili, come l’uso di biocarburanti gassosi e altre forme di carburanti rinnovabili.

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Pietro Meda, vicepresidente vicario di Automobile Club Milano: “Parlare di mobilità significa parlare di economia circolare. Oggi il faro della mobilità è acceso solo su una fascia dell’insieme del ciclo produttivo e post produttivo, ma questa fascia di aziende ha alle spalle un’intera famiglia, la filiera. Comprendere la mobilità significa quindi non poter prescindere dall’economia circolare che la rappresenta e che è formata da tutti i partecipanti alla produzione e post produzione. Oggi Automobile Club Milano, la casa degli automobilisti, vuole essere la casa della famiglia che crea la mobilità: sia di quella sotto i riflettori più luminosi sia di quella meno gettonata”.

Gianmarco Giorda, Direttore generale ANFIA: “I produttori di automobili in UE nel 2023, rispetto al 2005, hanno ridotto l’energia impiegata per la produzione del 15% per unità prodotta, hanno ridotto le emissioni di CO2 per unità prodotta di oltre la metà, hanno ridotto l’utilizzo di acqua per unità prodotta di circa la metà e hanno ridotto i composti organici volatili (VOC) per unità prodotta di oltre la metà (fonte: Acea) e che il 90% dei costi di produzione (e quindi del valore) di un veicolo elettrico deriva dai suoi componenti (fonte: Clepa) mentre il tasso di riciclaggio dell’acciaio nel settore automobilistico supera l’80% (perché questo metallo può essere riciclato indefinitamente senza perdere le sue proprietà meccaniche). Il riciclo dell’acciaio richiede un dispendio energetico significativamente inferiore rispetto alla produzione di acciaio vergine, con una riduzione del consumo energetico fino al 75%. Questo si traduce in minori emissioni di CO2 e in una riduzione dell’impatto ambientale complessivo del settore industriale (fonte: ACI)

Renzo Servadei, Amministratore delegato Autopromotec: “Importante guardare oltre la superficie, con una prospettiva diversa, che non sottovaluti l’impatto nascosto della produzione e allo stesso tempo valorizzi la riparazione. Mantenendo e riparando il nostro attuale veicolo, possiamo esercitare una forma di sostenibilità spesso trascurata. L’utilizzo di materiali rigenerati e tecniche di riparazione per minimizzare gli sprechi riduce l’impatto ambientale. Questo è particolarmente vero quando si considera l’intero ciclo di vita di un veicolo. La strada verso una vera sostenibilità non passa solo attraverso l’acquisto di nuove tecnologie, ma nel massimizzare l’uso di ciò che già possediamo”.

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