Nuovo Codice della Strada. Un avvio accidentato!
Oltre 400 modifiche richieste al governo
Negli ultimi mesi, il dibattito sul nuovo codice della strada ha acceso gli animi tra maggioranza e opposizione, portando alla presentazione di oltre 400 emendamenti. Le proposte di modifica spaziano dall’inasprimento delle pene per l’uso del cellulare alla guida fino all’obbligo del casco per i monopattini elettrici, sollevando diverse questioni di sicurezza e impatto economico.
Il dibattito è ancora aperto e il governo sta valutando con fatica i vari emendamenti. È essenziale trovare un equilibrio tra sicurezza stradale e sostenibilità economica delle nuove misure, tenendo conto delle esperienze internazionali e delle specificità del contesto italiano.
Le prossime settimane saranno cruciali per definire il futuro della mobilità urbana in Italia, con l’obiettivo di rendere le strade più sicure senza soffocare l’innovazione e lo sviluppo del settore della mobilità condivisa a partire dal 2025.
Le principali modifiche richieste
Gli emendamenti più significativi riguardano l’introduzione di sanzioni più severe per chi guida sotto l’influenza di alcol o droghe, e l’utilizzo del cellulare durante la guida. Secondo le statistiche, questi comportamenti sono tra le principali cause di incidenti stradali. Nel 2023, in Italia si sono registrati circa 3100 morti per incidenti stradali, una riduzione significativa rispetto ai 7500 del 1991, ma la strada per la completa sicurezza è ancora lunga.
Il nodo monopattini elettrici
Una delle proposte più controverse è l’obbligo del casco per i monopattini elettrici in sharing. Questa misura, già adottata in Israele, ha causato una riduzione del 30% nell’uso di questi veicoli, aumentando i costi operativi e i tassi di vandalismo. In Italia, i monopattini rappresentano oltre il 50% dei noleggi in sharing, e l’introduzione del casco obbligatorio potrebbe frenare significativamente questo mercato emergente.
Un’altra proposta riguarda l’introduzione di un patentino per la guida dei monopattini, al fine di garantire una maggiore consapevolezza e responsabilità tra gli utenti.
Limiti di velocità
Il nuovo codice propone anche una maggiore rigidità sui limiti di velocità, con alcune città che hanno già introdotto il limite di 30 km/h in molte aree. Questa misura, sebbene efficace nel ridurre la mortalità, ha generato polemiche per l’aumento del traffico e potenzialmente dell’inquinamento.
Le nuove normative potrebbero avere impatti significativi non solo sulla sicurezza stradale, ma anche sull’economia del settore della mobilità e sulla qualità della vita urbana. Le aziende di sharing temono una riduzione della domanda, mentre i cittadini potrebbero trovare le nuove regole troppo restrittive.