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Motori Nuova Renault Captur: Prezzi pazzi

Nuova Renault Captur: Prezzi pazzi

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La Captur per Renault è un’auto molto importante, una di quelle che paga gli stipendi, una bestseller che vende e piace al pubblico. Piace perché è piacevole da vedere e perché costa il giusto, intorno ai 20.000 euro di listino, ma si prende ora, a 17.900 euro in offerta, quindi affrettatevi se ne avete l’intenzione. Insomma, è un’auto che meno si cambia e meglio è, o sarebbe… Ebbene si, perché leggendo tutte le novità che si porta in dote la nuova versione e la ricchezza della lista degli accessori utili o meno utili, mi è venuta in mente la recente Scenic a 50mila euro e mi sono venuti i brividi.

Si è riattivato quel tarlo che mi parte nel retrocranio quando ho il sentore di essere “perculato” sul concetto dell’elettrificazione che alla fine fanno pagare a noi utenti finali e ho pensato a quanto ce li faranno pagare tutti i cambiamenti. Perché con l’avvento dell’elettrificazione il concetto del cambio volto e alzo i prezzi, è diventato una routine un po’ per tutte le aziende europee e non, eccetto che per le cinesi che fanno man bassa di vendite, vedi MG e DR per esempio, perché loro i prezzi li abbassano. Il pubblico pagante alla fine, un po’ si è stancato di essere preso per i fondelli dovendo pagare di tasca propria l’elettrificazione ed ai prezzi pazzi risponde con una fuga su altri competitor più competitivi.

Un po’ come quando Renault volle far passare la Twizy come l’anti-smart, la smartina quella storica e irripetibile che si parcheggiava in un fazzoletto. Anche la Twizy si parcheggiava in poco spazio, ma il problema è che si erano dimenticati di lasciar spazio al passeggero che doveva entrare col calzante alle spalle del pilota e ancor peggio avevano dimenticato gli sportelli, così che quando pioveva, la piccola Twizy diventava un acquario, eppure a Parigi piove parecchio… Fortuna che in soccorso dei poveri malcapitati arrivò subito Tucano con un kit speciale di sportelli anti pioggia e vento.

Comunque tornando alla nostra Captur, cambia volto specialmente nel frontale, ora più vicino a quello della Scenic e perde per strada alcune motorizzazioni come il diesel e l’ibrido alla spina plug-in. Vada per il plug-in hybrid, che per un suv di segmento B non è davvero necessario e i cavi ingombrano non poco e limitano la capacità di carico, ma il diesel con una variante ibrida elettrificata poteva essere ancora utile, vedi Mercedes e BMW che se ne guardano bene di mandarlo in pensione. In listino rimane comunque una scelta ben variegata che parte dal benzina puro, al Gpl, e meno male, ed i motori ibridi mild-hybrid e full hybrid.

Interni e tecnologia e motorizzazioni

Anche a bordo si respira aria nuova, specialmente per la parte infotainment che porta in dote Google ed utility annesse. Buone nuove anche per i fari che ora sono full led per tutte le versioni. Non manca anche per la Captur l’allestimento sportivo Esprit Alpine, con elementi in nero e argento ad enfatizzare le forme e la verniciatura della carrozzeria bicolore con tetto a contrasto. Ovviamente i cerchi passano da quelli da 17 pollici di base a quelli sportiveggianti da 19 pollici. Cambiano i sedili, in conformazione sport, i tessuti e le cuciture blu Alpine così come loghi del battitacco, volante e pedaliera in alluminio.

Quelle che non cambiano sono le dimensioni, abbiamo gli stessi ingombri della versione odierna, d’altronde è un restyling e non ce n’era bisogno. L’abitabilità è buona, con i passeggeri che possono usufruire di uno spazio sufficiente per le gambe e con l’utile possibilità di far scorrere i sedili in avanti per avere maggiore capacità di carico nel bagagliaio. In più abbiamo a disposizione diversi vani portaoggetti sparsi nell’abitacolo.

Sul fronte digitale, Captur si avvale di due display per strumentazione e infotainment. Quest’ultimo touch screen con schermo da 10 pollici e sistema OpenR Link con Android e Google integrati di serie solo nell’allestimento Esprit Alpine.

Non mancano Android Auto ed Apple Carplay per essere sempre connessi e le utili prese Usb-C, due nella consolle anteriore e due posteriori, così come la piastra wireless per la ricarica dello smartphone.

3 allestimenti disponibili: Evolution, Techno ed Esprit Alpine

Come accennato, l’offerta dei motori parte dal benzina tre cilindri 1.0 TCe da 90 CV con cambio manuale o la variante bifuel benzina/Gpl da 100 CV. Sul fronte ibrido invece, abbiamo un quattro cilindri 1.3 Mild-hybrid con sistema a 48 Volt e 160 CV, abbinato al cambio automatico o l’alternativa Full hybrid E-Tech con un quattro cilindri 1.6 litri da 145 CV con cambio automatico.

Sicurezza

Completa l’opera una vasta gamma di sistemi di sicurezza alla guida, disponibili secondo gli allestimenti, più sale il prezzo più ne abbiamo a disposizione, dal Traffic Jam Assistant al Cruise Control adattivo con mantenimento di corsia e l’Active Driver Assist, che riconosce i segnali stradali regolando di conseguenza la velocità automaticamente secondo i limiti previsti nel percorso.

Tirando le somme, il restyling della Captur porta in dote un’auto impreziosita nelle forme e nella sostanza a bordo, ma l’elettrificazione ed i tanti sistemi connessi hanno inevitabilmente fatto gonfiare i prezzi, parafrasando il mitico Totò, verrebbe da dire: “E io pago!” Tutto sommato, scegliere quella attuale in offerta sembra una scelta furba… Totò docet, “Ma mi faccia il piacere!”

I prezzi della nuova Renault Captur 2024

I prezzi per la nuova Renault Captur partono da circa 24.000 € per l’entry level 1.0 Techno benzina ai quasi 33.000 € per la full hybrid esprit Alpine.

Guarda la galleria foto della nuova Renault Captur 2024

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