Splatoon 3, la recensione
(Tecnologia) - Splatoon è un franchise che ha sette anni sulle spalle, eppure si tratta dell'ultima saga Nintendo introdotta in decenni di serie storiche. E dopo sette anni, un episodio su Wii U e uno su Switch, Splatoon 3 arriva a perfezionare una formula che rimane sempre l'esperienza più "fresca" che si possa provare nel genere dei videogiochi competitivi online. Splatoon, non inganni l'aspetto fin troppo colorato, è uno dei banchi di battaglia più crudi che un videogiocatore possa sperimentare contro un altro, e questo in virtù di un'immediatezza e una curva di apprendimento progettate in modo diabolico, e in grado di dare dipendenza. Di che cosa si tratta: la modalità principale è la Mischia mollusca, nella quale due squadre da quattro giocatori online si scontrano in scenari che ruotano ogni ora. Ognuno può scegliere la propria arma ma tutte hanno lo stesso scopo: colorare quanto più possibile in modo da vincere alla conta della percentuale finale degli splattatori del colore vincente. Per fare questo, ogni strategia è ammessa e si possono far fuori gli avversari, che rientreranno nel round dopo una piccola attesa, fino allo scadere del timer. Oltre alle armi secondarie, Splatoon 3 introduce delle armi speciali che si attivano al caricamento di una barra. Un gradito elemento che aggiunge caos bellico a suon di spara-vernice.
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A questa modalità si aggiunge un single player, che serve a introdurre la storia del gioco e fare pratica con l'arte dello splat. Parliamo di circa sette ore di gioco molto varie, che passano dal platform al puzzle. Le partite più toste saranno quelle classificate, o "anarchiche", come vengono chiamate nel gioco. Si tratta di sfide con lo stesso concetto dell'inchiostrare il più possibile, ma che introducono meccaniche che mettono pepe al tutto, come ad esempio una torre da difendere o una specie di ruba-bandiera. Torna anche la Salmon Run, ovvero la modalità cooperativa. Squadre di quattro eroi vanno a combattere contro i Salmonoidi per raccogliere uova d'oro e ottenere esperienza. Infine, Splatoon 3 introduce Splattanza, un minigioco a base di mazzi di carte che riproduce il concetto di colorare un'area. Anche in questo sotto-gioco si può aumentare di rango e ottenere ricompense da utilizzare all'interno di altre modalità. Come nello scorso capitolo, ci sono eventi speciali in programma a cadenza fissa: gli SplatFest, tornei a tema in grado di mantenere vivo l'interesse nei confronti del gioco, insieme con due anni garantiti di contenuti aggiuntivi in download come nuove armi, nuove arene, nuovi oggetti.
È raro che un gioco così complesso nelle sue meccaniche e così ricco di modalità sia in realtà accessibile anche a chi non mastica i videogiochi nemmeno nelle loro forme più semplici. Splatoon 3 è un gioco che cattura immediatamente ma allo stesso tempo è profondo e stimolante. È vero che questo episodio, a una prima occhiata, può sembrare fin troppo simile al secondo. Ma è anche vero che Splatoon 3 risolve in modo brillante problemi di bilanciamento del gameplay presenti nel secondo episodio, e più in generale appare come una versione evoluta della sua scorsa incarnazione. L'impatto visivo del gioco è eccezionale, con i 60fps fissi durante i match online e ipnotiche macchie di colore che volano sullo schermo. Una serie di aggiunte e la bellezza dello scenario dell'hub centrale, Splatville, sono un altro punto a favore del gioco. Tutto questo rende Splatoon 3non solo il migliore della trilogia, ma anche un paradigma per il genere tutto dei competitivi online.
Formato: Switch Editore: Nintendo Sviluppatore: Nintendo Voto: 10/10