Orientamento, la lettera del Ministro Valditara alle famiglie con uno sguardo particolare sui diplomati tecnici
(Adnkronos) - Il tema dell’orientamento per la scelta del percorso formativo superiore è un passo fondamentale che può influire sul futuro professionale dei giovani. A tale proposito, il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha scritto una lettera destinata alle famiglie per sottolineare l’importanza di questo passaggio e per assicurare il supporto del Ministero per una scelta consapevole. “È importante che i giovani e le loro famiglie dispongano di informazioni quanto più complete e aggiornate per poter compiere una scelta che rifletta le loro vocazioni”, ha dichiarato il Ministro. Tra le novità indicate dal Ministro in fatto di orientamento, il modello nazionale per il Consiglio orientativo, uno strumento a disposizione dei docenti per il supporto concreto alle famiglie, che in tal modo possono indicare il percorso scolastico più in linea con le propensioni e le potenzialità di ogni giovane. Inoltre, sulla piattaforma ministeriale Unica si trova una sezione dedicata all’“Orientamento” dove è presente una guida completa sull’offerta formativa, con un focus particolare sui dati relativi ai percorsi di Istruzione Tecnologica Superiore e alle prospettive lavorative dei diplomati. In tal senso, nella lettera indirizzata ai genitori di studentesse e studenti in procinto di scegliere l’indirizzo di scuola superiore, il Ministro Valditara ha riportato anche dati significativi sul futuro occupazionale dei giovani diplomati e sulle richieste del mercato per il prossimo quinquennio, 2024-2028. Secondo i dati del Ministero, il 62,5% dei diplomati dei licei prosegue gli studi all’università, mentre il 30% dei diplomati degli istituti tecnici entra subito nel mondo del lavoro, il 27,5% prosegue gli studi, il 10% studia e lavora contemporaneamente e il restante 32,9% intraprende altro. Inoltre, secondo le stime, la richiesta delle aziende nei prossimi cinque anni sarà tra 1,7 e 1,9 milioni di lavoratori con diploma di scuola media superiore, con una media annua compresa tra 340 e 390 mila unità. Se per i diplomati liceali la richiesta sarà piuttosto contenuta, tra 25 e 30 mila unità l’anno, per i diplomati tecnici e professionali, le aziende richiederanno ogni anno un numero di giovani compreso tra 182 e 207 mila, a fronte di una disponibilità attorno a 156 mila unità. Una previsione che porterebbe ad una carenza annua stimata tra 26 mila e 51 mila unità, con effetti su diversi indirizzi formativi. I settori più deficitari risultano essere amministrazione, finanza e marketing (tra 7 e 12 mila unità mancanti), meccanica ed energia (tra 8-10 mila unità), il settore sociosanitario unitamente al comparto delle costruzioni (tra 6 e 8 mila unità per ciascun ambito).