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Spettacolo Taormina Festival ricorda Battiato con film in anteprima mondiale

Taormina Festival ricorda Battiato con film in anteprima mondiale

Taormina, 1 lug. (Adnkronos) - La voce, la musica, i testi, le fantasie e le invenzioni artistiche di Franco Battiato rivivono nella serata dedicata dal 'Taormina Film Festival' al cantautore filosofo siciliano, a poco più di un anno dalla sua scomparsa, con la proiezione in anteprima mondiale al Teatro Antico greco-romano del docufilm 'La voce del padrone', sulla storia dell'album omonimo che segnò il passaggio di Battiato dalla musica sperimentale e di nicchia alla popolarità, sempre però affiancata dalla qualità della proposta artistica. 'Franco Battiato - La voce del padrone', una coproduzione Rs Productions e ItsArt, per la regia di Marco Spagnoli, si propone come un viaggio alla scoperta dell'artista anche come uno spaccato sociale e culturale dell’Italia degli anni Ottanta.

Infatti, l'album 'La Voce del Padrone' uscito nell’autunno del 1981 è stato il primo lp italiano a superare il milione di copie vendute, salite poi a oltre un milione e mezzo nel corso degli anni, nonché una sorta di colonna sonora dell'Italia del tempo, con brani come 'Cuccurucuccù', 'Centro di gravità permanente', 'Summer on a solitary beach', 'Gli uccelli' e 'Stranizza d'amuri' in siciliano. Tanti gli artisti che hanno partecipato al docufilm: dal regista Nanni Moretti alla cantante 'feticcio' di Battiato ovvero Alice, dalla conterranea Carmen Consoli a Willem Dafoe, e poi Eugenio Finardi, Morgan, Mara Maionchi, Andrea Scanzi, Alberto Radius, Paolo Buonvino, Caterina Caselli, il tutto raccontato da un testimone d’eccezione, Stefano Senardi, tra i volti più influenti dell’industria della musica italiana e grande amico del cantautore siciliano.

Per il regista Franco Spagnoli, "Franco Battiato è stato e rimarrà un artista unico da tanti punti di vista: umano, artistico, amicale, intimo. Il docufilm vuole essere un viaggio fisico e spirituale in compagnia di personalità strepitose dell’entertainment italiano e internazionale che, per la prima volta, elaborano davanti a una macchina da presa una riflessione sul lavoro e sulla vita di Battiato, di cui anche loro sono stati coprotagonisti. E non poteva che essere Taormina il luogo dove presentarlo".

(dell'inviato Enzo Bonaiuto)

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