Rai Radio dà la sveglia, l'informazione parte alle 5 del mattino
Roma, 14 set. (Adnkronos) - Rai Radio dà... la sveglia. La novità dei nuovi palinsesti - presentati nella storica sede del Centro Produzione Radiofonica di via Asiago a Roma dall'ad Carlo Fuortes e dalla presidente Marinella Soldi, accanto a Roberto Sergio direttore di Rai Radio, Andrea Vianello direttore di Rai Radio 1 e Gr Rai, Paola Marchesini direttrice di Rai Radio 2, Andrea Montanari direttore di Rai Radio 3 e a diversi volti noti come Renzo Arbore, Mara Venier, Luca Barbarossa, Andrea Delogu, Geppy Cucciari, Monica Setta - vede su Radio1 il rafforzamento della fascia informativa, a partire dalle 5 e fino alle 9, aprendo con la rassegna stampa 'Prima dell'alba' e anticipando di un'ora, alle 6.30, l'inizio di 'Radio Anch'io'.
Grande spazio, come da tradizione, anche al mondo dello sport, con la trasmissione di tutte le partite del Mondiale in Qatar oltre naturalmente a 'Tutto il Calcio minuto per minuto'. Partenza alle 6.40 su Radio2 per 'Caterpillar' che poi torna alle 18, con le conferme dalle 7.45 del 'Ruggito del coniglio' con Marco Presta e Antonello Dose e dalle 10.30 di 'Radio2 Social Club' condotta da Luca Barbarossa. Su Radio3 nuova edizione per 'Voci in Barcaccia' e il sabato spazio a 'Edo a Zac: l'attualità riscattata dalla grande musica'.
"La nostra missione è soprattutto informativa: abbiamo preso l'impegno di svegliarci presto...", spiega con un sorriso Andrea Vianello direttore di Radio1 e del GrRai. "Saremo cross-mediali: la radio è e resta un lavoro corale", sottolinea Paola Marchesini direttrice di Radio2. "Parleremo di cultura senza fare polverosa accademia e rendendo protagonisti i giovani", promette Andrea Montanari direttore di Radio3. E poi, oltre a Isoradio, spazio ai canali specializzati come Radio Kids, Radio Techetè, Radio Tutta Italiana e Rai Play Sound.
"L'attenzione che il vertice della Rai, il cda e l'azienda, danno alla Radio dimostra che per noi non è la sorella povera della Tv: investiamo nuove risorse in tecnologia, negli studi e negli impianti", assicura l'ad Carlo Fuortes, alla presentazione dei nuovi palinsesti per la stagione 2022-2023, sotto lo slogan 'degregoriano' scelto per l'occasione, 'La Radio siamo noi'. "Pensiamo di valorizzare uno strumento così antico e al tempo stesso così moderno come la Radio, che ha anticipato la riorganizzazione per generi operata dalle reti tv".
Afferma Fuortes: "Puntiamo sul completamento e rafforzamento del processo di digitalizzazione, un cammino già intrapreso e su cui proseguire, e sui progetti di attrazione del pubblico più giovanile, più attratto dai podcast che dalla radio lineare. Il nostro obiettivo è sempre quello di essere il Numero Uno, nella tv come nella radio: questo è lo sprone che diamo, con l'ambizione di continuare sempre a crescere e a migliorare". E a tal proposito, il direttore Roberto Sergio annuncia l'apertura di un nuovo canale dedicato specificamente alla fascia d'età che va dai 15 ai 24 anni.
"E' un palinsesto straordinario - sottolinea Marinella Soldi presidente della Rai - anche in vista del centenario che la Radio sta per compiere, nel 2024, dopo i cento anni appena festeggiati dalla Bbc. Immaginiamo lo stupore e la meraviglia di allora, per la stranezza di una voce che arrivava da lontano e che usciva da una scatola... La radio è suono, è parola, è musica ed anche silenzio, per lasciare la sua impronta nella storia con un effetto duraturo e il suo segno nel futuro, sfidata dal digitale, dai podcast e dagli smart speaker. Vogliamo creare, con la ricchezza delle nostre proposte in palinsesto e la nostra offerta lineare e online, una empatia con i cittadini, con i nostri ascoltatori".
"Innovare e sperimentare credo sia parte della mission di servizio pubblico e noi non ci fermiamo mai. Questa è una vera scommessa che sono sicuro abiliterà nuove modalità con cui intendere e fare radio. Siamo entusiasti del nuovo studio e ci stiamo lavorando con grandissima passione", afferma Roberto Sergio, direttore di Rai Radio, annunciando la prossima tappa del percorso di completa digitalizzazione degli studi, dei sistemi e dei processi produttivi, ovvero la realizzazione di un 'metastudio' che consentirà ai canali specializzati digitali di aprire delle finestre in diretta audio e video, gestite direttamente dai conduttori grazie a un sistema produttivo ad elevata automazione; nonché l'arrivo di due grandi nuovi studi per Rai Radio 1, uno a Saxa Rubra e uno nella storica sede di Via Asiago: studi per dirette radio con possibilità di accendere le modalità visive, come ormai da standard Rai Radio.
Lo studio sarà realizzato con colori neutri e, grazie a una serie di automatismi, si personalizzerà di volta in volta secondo il canale su cui si vuole trasmettere. L’identificazione del conduttore tramite un badge consentirà di richiamare le macro configurazioni specifiche per ogni canale: identità visiva, colori, loghi, impostazioni video Fb, destinazioni audio, configurazioni microfoni. L’attività dei conduttori sarà supportata dal personale redazionale presente all’interno dell’open-space dello studio che potrà durante la diretta fare attività di promozione social. Mentre al personale tecnico sarà affidata la supervisione.
"Il valore aggiunto dell’iniziativa - si sottolinea in una nota Rai - consiste quindi nella possibilità di far coesistere più canali radiofonici all’interno di uno stesso studio mantenendo ciascuno la propria identità caratteristica e valorizzando al massima l’immediatezza della conduzione radiofonica autonoma. Il via del nuovo studio coinciderà con l’avvio della nuova radio a target giovane che si sta progettando in queste settimane. E sarà proprio la nuova radio a testare e sperimentare le nuove modalità trasmissive del metastudio: una finestra aperta sul metaverso".
(di Enzo Bonaiuto)