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Spettacolo Umberto Orsini e Franco Branciaroli divisi 'Per un sì o per un no'

Umberto Orsini e Franco Branciaroli divisi 'Per un sì o per un no'

Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Può bastare un nonnulla, anche solo una intonazione di voce o perfino una pausa giudicata più o meno lunga del 'normale' fra due esclamazioni, per rompere una consolidata amicizia e non incontrarsi più per lunghissimo tempo? La risposta è affermativa, considerando la trama che sottende alla commedia 'Per un sì o per un no' della scrittrice Nathalie Sarraute (titolo originario 'Pour un oui ou pour un non' che è il modo francese di descrivere il nostro 'basta un niente'), in scena fino al 5 marzo al teatro Argentina, con protagonisti assoluti Umberto Orsini e Franco Branciaroli, diretti da Pier Luigi Pizzi che firma anche scene e costumi oltre alla regia.

Lo spettacolo vive sulla interpretazione dei due mattatori sul palcoscenico, dove è rappresentato un ambiente fra salotto, studio e biblioteca con i libri dalle copertine e dalle pagine completamente bianche. La disquisizione, spesso aspra ma con venature anche umoristiche, si fonda sulla esegesi, quasi una vivisezione, della frase 'incriminata', ovvero l'espressione 'Ah, bene... così!' pronunciata da uno dei due alla notizia di un successo ottenuto dall'altro e soprattutto su quella pausa fra le parole 'bene' e 'così' e sulla intonazione pronunciata, che ebbe il risultato immediato e finale di convincere il secondo sulla falsa amicizia dimostrata fino ad allora dal primo.

Nathalie Sarraute, scrittrice francese del Novecento che ha occupato un posto importante nella alchimia fra teatro dell'assurdo e teatro del quotidiano, mette dunque al centro della scena la forza delle parole, "in una ragnatela di incomparabile abilità", come sottolinea il regista Pier Luigi Pizzi. Ogni intonazione, è la tesi della commedia di parole, può essere variamente interpretata dalla disposizione d'animo di chi l'ascolta, con quel nonnulla che può cambiare tutto e provocare lacerazioni profonde e ferite insanabili nei rapporti umani, anche di consolidata amicizia.

(di Enzo Bonaiuto)

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