Renato Zero: "Mandato da Mediaset in trincea contro Sanremo"
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Io non sono un cantante, sono un interprete dei sentimenti". Così si propone Renato Zero, nel corso della presentazione del suo tour 'Zero a Zero', quasi un 'faccia a faccia' fra l'artista che fu e quello di ora o, se si preferisce, fra l'uomo e il cantante, anzi l'interprete. Che dà una sua 'interpretazione' anche della sua assenza al 'Festival di Sanremo' e della sua contemporanea presenza al programma 'C'è Posta per te' di Maria De Filippi su Canale5, proprio durante la serata finale all'Ariston.
"Sono un professionista, una persona perbene, mai fatto speculazioni", ci tiene a dire affrontando l'argomento 'televisivo' della sua partecipazione alla trasmissione di Maria De Filippi e la contemporanea rinuncia ad andare a Sanremo. "Ero stato interpellato da Amadeus per Sanremo: ma prima di andare al Festival devi preparare tutta l'artiglieria, mentre per andare da Maria basta indossare un 'tailleurino' e una scarpetta lucida con il tacco, è meno impegnativo", sorride prima di rabbuiarsi un attimo: "Che Mediaset abbia deciso di mandarmi in trincea, l'ho trovato un po' fuori posto". accusa. E promette: "Se il prossimo anno sarò nuovamente invitato ad andare al 'Festival di Sanremo', ci farò un pensierino...".
E, a proposito delle performance musicali e non solo sul palco dell'Ariston, Renato Zero - che decenni prima proponeva brani dai titoli espliciti come 'Mi vendo' o 'Il triangolo' - commenta: "Una volta c'erano tantissimi esperti nelle case discografiche, che ti davano i giusti consigli e ti aiutavano a trovare la tua strada artistica da percorrere, con i tempi giusti. Oggi non è colpa di Rosa Chemical o di altri ragazzi, che sono sempre da assolvere... La colpa è invece di chi pensa che fare il cantante sia un mestiere improvvisato e che non ci sia una responsabilità nell'andare in scena davanti al pubblico, teatrale o televisivo".
(di Enzo Bonaiuto)