'Prometeo', 'Medea, 'La Pace' e 'Ulisse' al Teatro Greco di Siracusa
Roma, 26 apr. (Adnkronos) - Saranno quattro, una in più delle 'canoniche' tre, le produzioni che l'Inda, l'Istituto nazionale del Dramma antico, proporrà per la sua 58esima stagione dal 11 maggio al 2 luglio al Teatro Greco di Siracusa, nel cartellone che vede la fondazione guidata per la prima volta nella sua storia lunga 109 anni da una sovrintendente donna, l'altoatesina Valeria Told proveniente dalla direzione della fondazione Haydn di Bolzano e Trento. Inda che come ricorda il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, "è una vecchia signora ultracentenaria in gran forma, per un miracolo che si rinnova di stagione in stagione, pescando nella tradizione classica e guardando al presente e al futuro, sperando di superare quest'anno il record di presenze registrato nel 2019 pre-Covid, come le prenotazioni al botteghino fanno già ben sperare".
Si parte con il 'Prometeo Incatenato' di Eschilo nella traduzione firmata da Roberto Vecchioni per la regia di Leo Muscato, con Alessandro Albertin nel ruolo del titolo. "Il protagonista incarna l'archetipo dell'eroe e l'inizio del progresso umano con il dono del fuoco punito dagli dei - ricorda il regista - Ho voluto trasformare la rupe cui viene incatenato per l'eternità nella ciminiera di un sito industriale abbandonato dove la natura è diventata arida, praticamente inesistente, a testimoniare il degrado che ha fatto sì che l'uomo utilizzasse la tecnica in un modo errato, fino alle conseguenze finanziarie e climatiche del mondo attuale".
Si prosegue con la 'Medea' di Euripide, protagonista Laura Marinoni, nella versione pensata dal regista Federico Tiezzi, per il quale "ci troviamo a confrontarci con un testo capitale della cultura europea. Sono voluto partire dalla fine, dall'idea di violenza e dal gesto omicida che la madre compie sui figli. Ho inteso trasformare il punto d'arrivo della tragedia nel punto di partenza, a rappresentare una ferita che è rimasta irrisolta e aperta attraverso il tempo. Con un messaggero-donna perché mi interessava proporre sulla tragedia di Medea un occhio femminile. E ho pensato questo spettacolo - prosegue Tiezzi - come a un pezzo di cinema, dai padri fondatori a Ingmar Bergman, da Pier Paolo Pasolini a Lars von Trier, che potremmo considerare come i numi tutelari di questa rappresentazione teatrale".
Dalla tragedia si passa alla commedia con 'La Pace' di Aristofane interpretata da Giuseppe Battiston diretto da Daniele Salvo per "un testo dalla struttura complessa, sorprendente, inedita, per certi versi spiazzante e visionaria - osserva il regista - Aristofane è autore capace di ricorrere a trovate che oggi potremmo definire alla Tim Burton... Si tratta di una sfida che contiene concetti molto contemporanei e in qualche modo anche 'pasoliniani': sarà uno spettacolo, se non straordinario, sicuramente non ordinario", promette.
In chiusura, tra fine giugno e inizi luglio, lo spettacolo 'Ulisse: l'ultima Odissea', con Giuseppe Sartori nel ruolo del titolo, tratto ovviamente da Omero ma rivisitato dal regista Giuliano Peparini, al punto da ambientare la storia in un aeroporto dove i viaggiatori restano bloccati per una notte. "Mi piace più il viaggio del punto d'arrivo - confessa Peparini - Lo spettacolo sarà 'contaminato' da varie arti, fra teatro e danza, circo e musica, rappresentando per tutti noi una grande sfida".
Qiella presentata è "una stagione con molte novità, per la prima volta con quattro produzioni, con oltre duecento artisti, con registi di altissimo livello che proporranno regie forti, uniche ed emozionanti e che porteremo anche in tournée". Con queste parole Valeria Told, nuova sovrintendente della fondazione Inda, l'Istituto nazionale del Dramma antico, altoatesina proveniente dalla direzione della fondazione Haydn di Bolzano e Trento, presenta il programma per la 58esima edizione di rappresentazioni classiche, dal 11 maggio al 2 luglio, al Teatro Greco di Siracusa e con alcune appendici anche ad Akrai, la zona archeologica di Palazzolo Acreide sui monti Iblei, fra i siti barocchi siciliani inseriti nel patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
"Si tratta di un'esperienza davvero unica, che in Nord Italia e in Europa non esiste: è lo spirito che ho colto qui a Siracusa e nella fondazione Inda", tiene a sottolineare Told, prima donna nella storia ultracentenaria, esattamente 109 anni, dell'Inda chiamata a guidare l'Istituto nazionale del Dramma antico con sede a Siracusa.
"La fotografia dello stato attuale dell'Inda vede tre pilastri importanti - osserva Told - il rapporto con un pubblico molto fedele, curioso e legato al teatro greco e la presenza di molti giovani sia in platea che sul palco; la qualità artistica degli spettacoli proposti e delle relative regie tutte di altissimo livello con una enorme visione e proiezione emotiva e la scelta molto accurata del repertorio; la sostenibilità finanziaria garantita da istituzioni pubbliche e sponsor privati ma che riesce a sostenersi al 70% con proventi propri, situazione quasi rovesciata rispetto ad altri teatri e assolutamente sana. Nostro compito sarà continuare su questa strada, mantenendo alta qualità e capacità di innovazione e un rapporto con le istituzioni politiche e anche con il mondo del turismo, che si alimenta con gli spettacoli della stagione che propone il Teatro Greco di Siracusa".
Il ministero della Cultura "ha a cuore le sorti dell'Inda e del Teatro Greco di Siracusa, come testimoniano le risorse del Pnrr destinate a rendere efficiente dal punto di vista energetico il monumento e abbattere ogni barriera fisica e cognitiva, per rendere accessibile a tutti l'esperienza di assistere alla rappresentazione della drammaturgia della Grecia classica in questo straordinario contesto". E' quanto sottolinea il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, nel messaggio inviato all'Istituto nazionale del Dramma antico in occasione della presentazione della 58esima stagione organizzata dall'Inda al Teatro Greco di Siracusa dal 11 maggio al 2 luglio.
"La magia di una storia, cominciata 109 anni fa, si ripropone ai giorni nostri, a oltre un secolo di distanza - osserva Sangiuiano - restituendo a un monumento dell'antichità la sua funzione, attraverso un programma con la rappresentazione di quattro opere al Teatro Greco di Siracusa e poi in tournée nei principali teatri di pietra italiani".
(di Enzo Bonaiuto)