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Spettacolo Marinella Soldi: "Importante per la Rai avvicinare i giovanissimi"

Marinella Soldi: "Importante per la Rai avvicinare i giovanissimi"

Roma, 21 feb. (Adnkronos) - "Per la Rai è assolutamente importante avvicinare i giovani e giovanissimi, anche con serie su argomenti impegnati come quello della integrazione". E' quanto sottolinea all'AdnKronos la presidente della Rai, Marinella Soldi, al termine della proiezione al cinema Farnese di Roma della prima puntata di 'Crush - La storia di Tamina', che racconta la vicenda di una ragazza fuggita dall'Afghanistan e accolta in Italia, che cerca attraverso la scuola e la sua passione per il calcio di integrarsi pienamente nella nuova realtà, così diversa da quella di origine.

"La Rai, come servizio pubblico, ha assolutamente il dovere di fare questo tipo di prodotto e sarebbe bello anche farlo circolare nelle scuole - afferma ancora Marinella Soldi - E lo sport, in particolare, dà una possibilità di integrazione e di valorizzazione della diversità, con un linguaggio molto diretto e naturale, che arriva a tutti anche grazie al concetto di squadra. Per i ragazzi sarà bello e importante vedere questa serie tv Rai, accolta con grandissima curiosità, rispetto a quelle che sono istanze diverse da quelle che proponiamo ogni giorno".

La presidente della Rai, presentando la serie al cinema Farnese alla presenza di alcune scolaresche, dei giovani attori e del direttore di Rai Kids, Luca Milano, osserva che "quella di Tamina è una storia che parla di inclusione e di accoglienza. Ogni differenza è un arricchimento. Lo sport è uno degli strumenti che fa da collante tra i ragazzi e aiuta a superare le barriere e la Rai, come servizio pubblico, vuole continuare a parlare ai giovani con un linguaggio diretto e inclusivo".

Una ragazza afghana di 13 anni, rifugiata in Italia con la sua famiglia dopo la conquista del potere da parte dei Talebani, per la quale la passione per il calcio diventerà occasione di integrazione e crescita nella nuova realtà in cui vive. E' la trama ridotta all'essenziale di 'Crush - La storia di Tamina' - in prima visione su Rai Gulp da mercoledì 1 marzo tutti i giorni alle ore 14.10 e 19.10 e in anteprima su Rai Play venerdì 24 febbraio con tutti gli otto episodi - la cui prima puntata è stata presentata al cinema Farnese di Roma, alla presenza della presidente della Rai Marinella Soldi, del direttore di Rai Kids Luca Milano, dei giovanissimi (15-16 anni) attori principali e di alcune scolaresche.

"Questa serie non è tratta da una storia vera, il personaggio è inventato ma agisce in un contesto di verità - spiega il direttore di Rai Kids, Luca Milano - Tamina è una ragazza afghana che deve fuggire dal suo Paese con la famiglia per salvarsi e poter continuare a studiare, vivere insieme agli altri, fare sport. Essere rifugiati ed integrarsi non è facile, ma l’amicizia, l’impegno e la squadra di calcio della scuola la aiuteranno ad aprire la nuova pagina della sua vita".

'Crush - La storia di Tamina' fa parte dell’originale collana 'Crush' ideata da Simona Ercolani, prodotta da Stand By Me in collaborazione con Rai Kids, che "riflette sui cambiamenti profondi provocati nei preadolescenti dalla prima 'cotta', una vera tempesta emotiva e un’altalena di emozioni con cui si trovano a fare i conti mentre cercano di affermare la propria identità e conoscere sé stessi", spiega la curatrice.

Attraverso il linguaggio tipico delle serie 'kids & teen', al centro della narrazione è un personaggio femminile forte e contemporaneo come quello di Tamina, interpretata da Ludovica Porreca, una ragazza afghana di 13 anni con la passione per il calcio, che ha dovuto lasciare improvvisamente il suo Paese, la sua vita e la sua amica del cuore per ritrovarsi in un mondo lontano e diverso.

Grazie allo sport, alle nuove amicizie e alla nuova scuola, Tamina avrà modo di rivendicare quei diritti che in Afghanistan le erano stati vietati e allo stesso tempo si troverà a fare i conti con un’altra cultura, sperimentando un modo di relazionarsi con gli altri e in particolare con i ragazzi ben diverso da quello a cui era abituata.

(di Enzo Bonaiuto)

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