"La donna che visse due volte", dal film di Hitchcock al teatro Ciak
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Se la donna del titolo ha 'vissuto' due volte, il suo personaggio di vite ne ha avute almeno tre: quella letteraria del thriller scritto dagli autori francesi Thomas Narcejac e Pierre Boileau, quella cinematografica e famosissima del film firmato dalla regia di Alfred Hitchcock e quella della riduzione teatrale, che vede ora fino a domenica 'La donna che visse due volte' interpretata da Ruben Rigillo e Linda Manganelli al teatro Ciak di Roma, per la regia di Anna Masullo, in una produzione targata Stabile del Giallo.
La trama è quella resa celebre dal lungometraggio che, secondo un recente sondaggio commissionato dal British Film Institute, è addirittura "il miglior film americano di tutti i tempi". Protagonista è l'ex investigatore Scottie che, lasciata la polizia perché sofferente di vertigini dopo una crisi emotiva dovuta a un episodio che costò la vita a un suo collega nel tentativo di essere salvato, viene contattato per sorvegliare una donna che potrebbe avere tentazioni suicide. Il fascino da lei esercitato lo porterà a seguire e inseguire prima lei fino all'apparente suicidio e poi quella che crede essere come una sua sosia, attratto da questa sorta di duplice identità che solo alla fine rivelerà la sua origine.
"Siamo davanti a un thriller senza tempo, come senza tempo è il sentimento che lo domina, ovvero l'amore - si sottolinea nelle note di regia di Anna Masullo - Non è però una storia d'amore bensì una storia sull'amore, sul sentimento più sublime e più devastante che un uomo possa provare. Quando questo sentimento si radica nell'animo umano, può portare a compiere azioni in cui la passione prende il sopravvento su ciò che di più lirico l'amore rappresenta; e la vendetta sottolinea la spirale negativa in cui è facile cadere e dalla quale ci si può salvare soltanto perdonando".
(di Enzo Bonaiuto)