Irene Fornaciari è ora Irene Effe: "Sui figli d’arte troppi pregiudizi, adesso mi sento libera"
Roma, 4 apr. - (Adnkronos) - Nuova veste artistica per Irene Fornaciari che, dopo 8 anni di silenzio, torna con un nuovo progetto discografico (‘Terra bruciata’, in uscita domani e distribuito da Altafonte Italia) e un nuovo nome: Irene Effe. La cantautrice, figlia di Zucchero, apre così un nuovo capitolo della sua vita artistica e personale dove ammette di “sentirsi finalmente libera di essere se stessa”. In realtà, racconta Irene in un'intervista all’Adnkronos, “avrei voluto avere questo nome d’arte già da tempo ma, nella mia vita precedente, mi facevo troppi problemi e non volevo che qualcuno pensasse che stessi rinnegando il mio cognome o volessi nascondere la mia identità di figlia di Zucchero. Ovviamente non era così”.
Il cognome Fornaciari ha portato sia vantaggi che sfide. "Non voglio passare per quella che fa la vittima. Questo cognome mi ha aperto sicuramente tante porte", afferma la cantautrice che ha dovuto affrontare i pregiudizi spesso rivolti ai figli d’arte: "per me sono stati tosti". "Non essere mai riconosciuta per quello che ero e facevo mi ha fatto soffrire. Adesso, però, non mi pesa più". Ora, Irene Effe va avanti per la sua strada "anche perché per me fare musica è vita e non riesco a smettere". In questo nuovo capitolo, Irene Effe si libera dai vincoli e si presenta al mondo con il suo vero sé, pronta a condividere la sua arte e la sua voce con chiunque voglia ascoltarla. L'album 'Terra bruciata' rappresenta, dunque, il culmine della nuova fase artistica con tredici tracce che affrontano tematiche importanti come la tutela dell'ambiente, la salute mentale, i rapporti tossici e l’importanza di andare avanti, lasciandosi tutto alle spalle.
"Quando inizi a fare musica devi sottostare a vari compromessi, come scrivere canzoni che vanno bene per il mercato o vestirsi in un determinato modo", afferma Irene raccontando di essere arrivata ad un certo punto della sua vita in cui "avevo completamente perso la mia identità. Soprattutto poi quando le cose lavorative non vanno come uno si aspetta". Adesso, però, "sono completamente libera, pronta a vivere la vita in modo meno ansioso". Le nuove logiche della discografia, gli ascolti e le visualizzazioni sulle piattaforme streaming non sono un peso per la nuova Irene.
"Questa frenesia, il fatto di dover produrre musica in modo così veloce, è completamente contrario a ciò che è l'essenza dell'arte e della creatività. Io ho scelto un'altra strada, che spero, prima o poi, venga premiata. Ci vuole tempo, lo so, perché, ovviamente, l'andamento del mercato è un macigno gigantesco". E su un possibile ritorno al festival di Sanremo, Irene risponde: “Sì, nel senso che sicuramente è la vetrina più importante che abbiamo, forse l’unica. Sì, ci tornerei, anche se mi rendo conto che Sanremo negli ultimi tempi è per i grandi numeri che ci sono sulle piattaforme, quindi forse io sono un pochino indietro, ma questo fa parte del gioco”.
Tuttavia, Irene esprime una certa nostalgia per il passato e si sente fuori dall’omologazione imperante. "I pezzi di quest'anno di Sanremo erano tutti molto ritmati. Magari sbaglio, ma erano tutti pezzi giusti per TikTok e per diventare virali. Forse stiamo un po' esagerando", afferma la cantautrice, per la quale la musica e la creatività non dovrebbero essere solo una corsa ai numeri, ma dovrebbero mantenere la loro autenticità e profondità.
Ma sono tanti anche gli artisti, soprattutto donne, che incassano l'approvazione di Irene Effe. Con alcune di queste Irene sogna delle collaborazioni. "Sono tante le artiste che apprezzo e vanno avanti per la loro strada, come Levante, Margherita Vicario ed Emma Nolde". E non solo. "Mi piace tantissimo Madame che trovo molto originale e Mahmood che ha una forte identità. E apprezzo tanto Elisa, con la quale mi piacerebbe collaborare". Infine, sul nuovo tour mondiale del padre, con cui ha spesso collaborato in passato, dice: "Adesso sono impegnata con il mio lavoro. Sicuramente lo andrò a trovare e, chissà, magari ci scappa un duetto", conclude la cantautrice.
di Loredana Errico