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Spettacolo Per Carlo Buccirosso, "L'erba del vicino è sempre più verde" al Quirino

Per Carlo Buccirosso, "L'erba del vicino è sempre più verde" al Quirino

Roma, 30 dic. (Adnkronos) - Che "l'erba del vicino sia sempre più verde" lo recita un antico e diffuso proverbio popolare, a testimoniare come troppo spesso l'invidia per gli altri, per quel che sono e per quel che hanno, prevalga persino sul proprio orgoglio personale. Ora, 'L'erba del vicino è sempre più verde!', con tanto di punto esclamativo, è anche il titolo della commedia che Carlo Buccirosso nella triplice veste di autore, regista e attore mette in scena fino al 8 gennaio al teatro Quirino di Roma, supportato e anche 'sopportato' come personaggio teatrale da Fabrizio Miano, Donatella de Felice, Peppe Miale, Elvira Zingone, Maria Bolignano e Fiorella Zullo.

La vicenda ruota attorno alla figura di Mario Martusciello, funzionario benestante di banca, da tempo in aperta e burrascosa crisi matrimoniale con sua moglie, che si rifugia da alcuni mesi in un moderno monolocale, "vivendo un momento di profonda depressione, insoddisfatto del proprio tenore di vita, delle proprie ambizioni, delle proprie scelte, delle proprie amicizie e non di meno di sua sorella, rea di preoccuparsi eccessivamente del suo inaspettato isolamento", come spiega lo stesso Buccirosso nelle sue note di regia.

"In continua e spasmodica ricerca di libertà, di cambiamenti, di nuove esperienze di vita e di un’apertura mentale che gli è sempre stata ostacolata dai sensi di inferiorità e dalla mancanza di spregiudicatezza, guarda il mondo e le persone che lo circondano alla stessa stregua di un fanciullo smanioso di cimentarsi con le attrazioni più insidiose di un immenso parco giochi, cui non ha mai avuto l’opportunità di poter accedere". In tal modo, "pervaso dall’adrenalina della novità e dall’eccitazione del rischio, nonché dalla paura dell’ignoto, si ritroverà presto soggiogato dalla sindrome 'erba del vicino', ovvero dalla sopravvalutazione di tutto quanto non gli appartenga e di ogni essere umano diverso da sé stesso".

(di Enzo Bonaiuto)

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