Anica: "Segnali di ripresa per il cinema grazie a film italiani di qualità"
Roma, 1 dic. (Adnkronos) - "Il cinema in sala dà segni di ripresa, con un forte contributo della produzione italiana di qualità: l'atmosfera dopo la presentazione dei listini del prossimo semestre è di fiducia nella forza dei film in arrivo. Resta la criticità del numero di spettatori tornati nelle sale post pandemia, ma anche su quell’obiettivo si sta lavorando". E' quanto è emerso dal panel 'Il Theatrical cuore della redditività economica', presentato da Anica e Anec alle 'Giornate di Cinema' a Sorrento, aperto dal sottosegretario al ministero della Cultura Lucia Borgonzoni e chiuso dal direttore generale Cinema e Audiovisivo Nicola Borrelli, cui hanno partecipato Roberto Andò scrittore, regista e sceneggiatore, Piera Detassis presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, Mario Lorini presidente Anec, Nicola Maccanico amministratore delegato Cinecittà.
"L’audiovisivo - ha sottolineato il presidente Unione Produttori Anica, Benedetto Habib - è un’industria con una base occupazionale enorme, con un indotto crescente e diffuso sul territorio, che si è affermata come tale negli ultimi anni anche per interventi legislativi come il tax credit. La qualità del prodotto italiano in sala sta dando grandi risultati e ci spinge a confidare di ritrovarci tra qualche tempo con più ottimismo".
Ottimismo condiviso dal presidente Unione Editori Media Audiovisivi Anica, Jaime Ondarza. "Abbiamo forse impressioni estremizzate dal fatto che abbiamo vissuto un’epoca drammatica, che ha riguardato le sale e le nostre vite. Adesso ci stiamo risvegliando, ma attenzione a dare un’immagine di un’industria in sofferenza, perché, se è vero per la sala, e stiamo provando a lavorare insieme alla soluzione del problema, va detto anche che l'Italia sta vivendo un momento di formidabile vivacità e una crescita degli investimenti che non si è mai vista prima. Il talento italiano si sta esprimendo in un modo che vedremo nei prossimi anni con storie che viaggeranno nelle sale e in tutte le finestre di sfruttamento".
Luigi Lonigro presidente Unione Editori e Distributori Anica: “Non tutta l’industria va bene. Va molto bene un segmento, male un altro, quello theatrical. Credo che la filiera debba lavorare tutta insieme per cercare di riequilibrare questa situazione. Abbiamo avuto un anno abbastanza complicato, non ci aspettavamo risultati brillanti, però 45 milioni di presenze nel 2022 sono un numero negativo. Noi abbiamo l’ambizione di credere che questo mercato possa ancora reggersi sulle sue gambe, cioè che il box office theatrical possa tornare ad essere il sostegno primario per l’industria e per il nostro segmento, che si possa lavorare in sicurezza, con il sostegno pubblico come elemento di supporto, a stimolare investimenti e progetti speciali. Per il 2023 possiamo pensare a un’aria sicuramente migliore".