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Tecnologia Cyber censura: cos'è e perché è importante combatterla

Cyber censura: cos'è e perché è importante combatterla

In occasione della giornata contro la cyber censura, scopriamo perché è importante, qual è il suo significato e quali sono le sue origini.

Il 12 marzo ricorre la giornata mondiale della lotta contro la cyber censura, istituita nel 2008 dall’organizzazione non governativa “Reporter Senza Frontiere” con sede a Parigi per tutelare la libertà di espressione anche all’interno del web. 

Grazie ad internet abbiamo a disposizione una sconfinata fonte di informazioni, tutte a portata di un semplice clic. Eppure, come già avvenuto con altri media come carta stampata, televisioni e radio, anche il web è soggetto al controllo da parte di governi e istituzioni: alcuni Stati repressivi sono arrivati addirittura a mettere in carcere coloro che si sono resi “colpevoli” di postare contenuti critici nei confronti dei rispettivi governi.

Scopriamo perché ancora oggi è importante combattere la censura sul web e quali sono i principali passi fatti per garantire la libertà di comunicazione anche sul digitale.

Cos’è la cyber censura

Con l'espressione “cyber censura” o “censura di Internet” si intende il controllo o il blocco della pubblicazione di contenuti, o del loro accesso, su Internet.

La censura può essere effettuata dal governo o da società private su richiesta del governo, da un'autorità di controllo, o di propria iniziativa. Individui e organizzazioni possono attuare l'auto-censura per motivi morali, religiosi o per affari, per conformarsi a norme sociali, a causa di intimidazioni, per evitare conseguenze legali o altro.

Censura su internet: a che punto siamo

Il livello di censura di Internet varia da nazione a nazione: mentre in alcuni è praticamente assente, in altri, come Iran e Cina, può arrivare perfino a limitare l'accesso alle notizie e reprimere la discussione tra i cittadini sul web.

Secondo il rapporto “Freedom on the Net 2023” realizzato da Freedom House, organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di “democrazia, diritti politici e libertà civili”, la “libertà globale di internet è diminuita per il 13° anno consecutivo”, a causa dei governi autoritari che utilizzano l’intelligenza artificiale per sostenere le campagne di disinformazione, intensificando al contempo la censura online.

I paesi più virtuosi per quanto riguarda la libertà d’espressione sul web risultano essere, secondo il rapporto di Freedom House, il Canada, dove non esiste nessuna forma di controllo sull'utilizzo di internet da parte dei cittadini, e l'Islanda, che vanta poche restrizioni e persino leggi estese a protezione degli informatori.

Esempi di cyber censura

Il report sottolinea come in Iran, il Paese che ha vissuto il peggiore declino delle libertà online nell’ultimo anno, le autorità hanno chiuso i servizi internet, bloccato WhatsApp e Instagram e aumentato la sorveglianza nel tentativo di mettere a tacere le manifestazioni antigovernative. In altri paesi come Bielorussia e Nicaragua, le autorità hanno incarcerato arbitrariamente persone per aver criticato il governo attraverso piattaforme online.

Uno dei casi più recenti ed eclatanti di cyber censura è legata alla Russia in seguito all’invasione dell'Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022. Dopo poche settimane dall'occupazione, il Cremlino ha vietato l'uso di Facebook, Instagram e Twitter su territorio nazionale, privando gli stessi cittadini russi della possibilità di accedere a informazioni affidabili sulla guerra e limitando la capacità di connettersi con utenti di altri paesi.

Il governo russo ha inoltre bloccato oltre 5000 siti web, ha costretto i media nazionali a definire l'invasione come “un'operazione militare speciale” e ha approvato una legge che impone fino a 15 anni di carcere per chi diffonde “false informazioni” sul conflitto.

L’importanza di navigare in maniera libera e in sicurezza

In un mondo sempre più iperconnesso e in continua evoluzione, è indispensabile garantire il diritto per i cittadini di accedere alle informazioni online e al tempo stesso garantire il diritto di espressione a tutti i giornalisti che esercitano il proprio lavoro, ossia quello di fornire informazioni utili al pubblico. Lo stesso concetto di rete si basa sul fatto di condividere informazioni, non di censurarle.

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