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Digital Detox: come “disconnettersi” dal mondo digitale in 5 mosse

La Dott.ssa Camilla Stellato, specializzata in psicologia clinica e psicoterapia, spiega come i genitori possono limitare l’uso di smartphone e strumenti tecnologici da parte di adolescenti e bambini.
Durante l'estate, è fondamentale trovare momenti per “disconnettersi”, facendo un passo indietro rispetto alle nostre vite frenetiche.

Non solo in estate, ma nel corso di tutto l’anno, occorrerebbe promuovere un accesso consapevole e sicuro al digitale, proprio come fa WINDTRE con il progetto NeoConnessi, un percorso di digital e media education per genitori ed insegnanti utile nell'accompagnare bambini e ragazzi alla scoperta del mondo digitale attraverso strumenti come il Decalogo o il PerCorso Genitori.
 

Digital detox: i consigli dell’esperto

In particolare, l’estate rappresenta il momento ideale per una dieta detox dalla tecnologia, diminuendo l'uso di smartphone e dispositivi elettronici, limitandolo all’essenziale. Farlo non è semplice, ma grazie ai suggerimenti degli esperti è possibile: abbiamo intervistato la Dott.ssa Camilla Stellato, specializzata in psicologia clinica e psicoterapia, per capire come fare un'esperienza digital detox e aiutare i genitori nel “disconnettere” i propri figli dall’eccessivo uso di smartphone e strumenti tecnologici.

 

Qual è il ruolo dei genitori nella gestione del tempo trascorso dai propri figli davanti agli strumenti elettronici?

Essendo ormai nota l'importanza di limitare l'uso della tecnologia, molti genitori si chiedono come possano gestire efficacemente il tempo che i loro figli trascorrono davanti agli schermi, sapendo che non sarebbe possibile e nemmeno utile far sparire totalmente la tecnologia dalla loro vita.

Quindi la domanda che ogni genitore dovrebbe porsi, dovrebbe essere la seguente: come educare ad un uso consapevole della tecnologia i propri figli?

Il tempo passato davanti a smartphone e tablet non è infatti un'attività neutra, perché può avere un impatto significativo negativo sullo sviluppo cognitivo, del linguaggio, delle relazioni sociali, dell'autostima e sull'insorgenza di patologie correlate alla dipendenza.

Il ruolo dei genitori è quindi cruciale nel bilanciare l'uso della tecnologia con altre attività. I genitori possono introdurre l'uso dei dispositivi tecnologici insieme ad una sorta di contratto di uso: indicando le ore di utilizzo giornaliere e monitorando i contenuti accessibili ai figli, garantendo che siano appropriati e sicuri.

Inoltre, è essenziale che i genitori siano modelli di comportamento, mostrando un uso responsabile e moderato della tecnologia, specialmente dei social media, che stanno avendo un impatto negativo enorme sulla vita degli adolescenti e dei bambini (e anche degli adulti), che sono continuamente sovraesposti a questo tipo di tecnologia.

 

In che modo un genitore può gestire e abbassare la “dipendenza” dei propri figli da smartphone e schermi?

Un genitore può gestire e ridurre la possibile insorgenza di dipendenza dei figli dai dispositivi elettronici adottando diverse strategie.

Innanzitutto, stabilire limiti di tempo è fondamentale. Premesso che i bambini in età prescolare non dovrebbero mai utilizzare tablet connessi alla rete, e per esporli agli schermi vanno seguite le linee guida della società di pediatria e dell'OMS, per quel che riguarda i più grandicelli è essenziale regolamentare l'utilizzo ed educare ad un uso consapevole della tecnologia già a partire dall'infanzia.

Promuovere attività alternative è un altro passo importante: portare i bambini a giocare all'aperto, fare sport, leggere o partecipare a giochi di società può ridurre significativamente il tempo passato davanti agli schermi. Creare zone senza schermi in casa, come la sala da pranzo o le camere da letto, aiuta a limitare l'uso eccessivo dei dispositivi. Impostare orari specifici per l'uso della tecnologia, come permetterlo solo dopo i compiti, può anche essere molto utile.

Per gli adolescenti il discorso è un po' diverso in quanto per loro la tecnologia può diventare strumento di socializzazione. Visti però i rischi connessi all'abuso dei device, che sono ormai emersi, specialmente per quel che riguarda i social media (The Anxious Generation: How the Great Rewiring of Childhood Is Causing an Epidemic of Mental Illness, Jonathan Haidt), è fondamentale educare ad un uso consapevole e responsabile, parlando dei side effect della tecnologia e mostrando cosa può accadere, agevolando momenti di aggregazione senza device.

 

A supporto dei genitori, quale contributo può venire dal mondo delle aziende specializzate nel settore digitale?

Il mondo delle aziende specializzate nel settore digitale può offrire un grande supporto ai genitori nella gestione del tempo di utilizzo dei dispositivi elettronici e dei contenuti. Ad esempio, i software di controllo parentale permettono ai genitori di monitorare e limitare l'uso dei dispositivi. I filtri per contenuti bloccano l'accesso a siti web inappropriati o pericolosi, garantendo un'esperienza online più sicura. Timer digitali e applicazioni che impostano limiti di tempo per l'uso dei dispositivi possono aiutare a gestire meglio il tempo trascorso davanti agli schermi. 

Infine, risorse educative e guide possono aiutare i genitori a insegnare ai figli un uso consapevole e responsabile della tecnologia, ma dovrebbero essere le aziende stesse a voler promuovere e sviluppare tecnologie che aiutino e supportino l'essere umano, invece che danneggiarlo.

 

Ci può dare 5 esempi concreti di “Digital Detox” che un genitore può mettere in pratica?

La cosa più salutare da fare è ridurre l'uso e l'esposizione dei device tecnologici e degli schermi, a partire dagli adulti.

Tutti i genitori del mondo sanno che un film d'animazione può salvare un pomeriggio di febbre o permettere di cucinare, così come l'uso del tablet durante un lungo viaggio in treno può essere di supporto e compagnia, l'importante però è che questi strumenti non diventino sostituti di relazione, presenza e attività a misura dei minori.

Ecco cinque esempi concreti di "Digital Detox" che un genitore può mettere in pratica per ridurre l'uso eccessivo della tecnologia:

1. giornate senza schermi: dedicate una giornata alla settimana o ogni quindici giorni, in cui tutta la famiglia evita di usare dispositivi elettronici. Questo può diventare un momento per riscoprire attività da fare insieme.

2. attività familiari: organizzate escursioni, picnic, giochi da tavolo o sport all'aperto. Queste attività non solo riducono l'uso della tecnologia, ma rafforzano i legami familiari.

3. ore della sera senza dispositivi: dopo una certa ora della sera, nessuno in casa può utilizzare dispositivi elettronici. Questo favorisce il riposo e il relax, sappiamo con certezza che dopo una certa ora l'esposizione ad un certo tipo di luce e di contenuti interferisce con il sonno.

4. vacanze senza digital: pianificate brevi soggiorni in luoghi dove l'uso di smartphone e tablet è limitato o assente. Questo permette ai bambini di disconnettersi completamente e godersi il momento presente, e diventa un'occasione anche per gli adulti di riscoprire il piacere di non essere connessi h24.

5. rituali di disconnessione non virtuale: introducete piccoli rituali quotidiani, come leggere un libro insieme prima di andare a letto o raccontate cosa avete fatto durante la giornata. Questi momenti sono occasioni preziose per connettersi, fuori dalla rete.

 

Come si immagina un giorno intero lontano da social e device per un bambino? Quali attività possono sostituire questa dipendenza?

Stare lontano dai social e dai device dovrebbe essere la normalità. I dispositivi tecnologici devono essere un plus, non un rituale quotidiano, diverso è guardare venti minuti di cartoni prima di cena per rilassarsi e permettere ad un genitore di preparare un pasto.

Sappiamo che i genitori spesso sono sottoposti a ritmi stressanti per via del lavoro e per il modo in cui sono organizzate le società occidentali: è tutto troppo fast e il burn out dietro l'angolo. Tuttavia, sebbene ogni tanto device e schermi possano andare in supporto ai genitori, i minori dovrebbero stare all'aperto tutti i giorni, fare attività creative (disegnare, utilizzare giochi di costruzioni, leggere soli o con i genitori e interagire con i pari o con adulti di riferimento.

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