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Economia Parità retributiva in Italia

Parità retributiva in Italia

La situazione stipendi e parità retributiva in Italia: ecco lo scenario in cui ci muoviamo oggi e alcuni esempi virtuosi.

In base ai dati raccolti da Eurostat, in Italia la presenza femminile nel comparto Ict (“Information and Communication Technologies”) è decisamente inferiore a quella maschile: infatti, l’84% degli impiegati che operano in questo settore sono uomini. Inoltre, le differenze riguardano anche la busta paga: è stato inoltre evidenziato come le donne guadagnino il 16 % in meno rispetto agli uomini.

Ad oggi, quindi, le donne - a parità di ruoli e mansioni - continuano a percepire delle remunerazioni inferiori rispetto a quelle maschili. Per arginare il fenomeno, le aziende devono riuscire a ideare un piano di welfare che strutturi un modello di crescita e sviluppo valido. Questo cambiamento deve dunque investire ogni area ed interessare tutta la popolazione aziendale, sia maschile sia femminile.

La parità di genere è un elemento fondamentale legato anche al successo dell’azienda: infatti, un ambiente di lavoro inclusivo favorisce l’incremento della creatività, dell’innovazione e della produttività, senza contare il miglioramento della reputazione e dell’immagine aziendale, che portano ovviamente ad una maggiore attrattività per gli investitori.

La lotta alla disparità salariale e la parità di genere sono dunque due tra gli obiettivi più importanti fissati dall’Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo Sostenibile, nonché pilastri nei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Secondo il PNRR, infatti, un sistema di certificazione della parità di genere è in grado di garantire alcuni elementi fondamentali, tra cui la diminuzione del gender-pay gap, migliori condizioni lavorative per le donne (anche in relazione alla tutela della maternità), e l’aumento dell’occupazione femminile

Un esempio virtuoso

In Italia oggi esistono alcuni casi di aziende virtuose che cercano di indirizzare i propri sforzi verso il raggiungimento di questi obiettivi. Tra queste, WindTre occupa una posizione di rilievo: nel 2022 è stata, infatti, la prima telco al mondo ad ottenere la certificazione EQUAL-SALARY, confermata anche nel 2023. Questa attestazione sottolinea l’assenza di gap retributivo tra uomini e donne con le stesse mansioni. Il traguardo ottenuto è il risultato di un percorso di audit a cui WindTre si è sottoposta volontariamente tra novembre e dicembre, che ha coinvolto la società PwC in attività di verifica, tra le quali una puntuale analisi retributiva, interviste a manager, focus group, survey e approfondimenti su processi e politiche legate alla tematica.

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