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Economia Manageritalia, oltre 400 manager per disegnare il futuro della managerialità in Italia

Manageritalia, oltre 400 manager per disegnare il futuro della managerialità in Italia

Milano, 14 giu. (Adnkronos/Labitalia) - 'Manageritalia che vorrei', questo il tema del VI° congresso della Federazione nazionale dei manager del terziario che si è aperto oggi a Milano. Gli oltre 400 i delegati presenti hanno cominciato i lavori dialogando con ospiti delle istituzioni e del mondo economico sul futuro del Paese. Ad aprire i lavori, dopo il saluto di Mario Mantovani, presidente Manageritalia e delle istituzioni, nella parte pubblica si è svolta la tavola rotonda dal titolo 'Il Futuro che vogliamo - Ripartiamo da crescita sostenibile e territori, lavoro e welfare' che ha visto protagonisti Romano Benini, giornalista economico - docente Sociologia del Made in Italy Università La Sapienza Roma - Veronica De Romanis, docente di European economics Luiss Roma e Stanford University Firenze - Renato Loiero, consigliere del Presidente del Consiglio per il bilancio - Marcella Mallen, Presidente Prioritalia e ASviS - Francesco Morace, sociologo e saggista, fondatore di Future Concept Lab moderati da Dario Donato, giornalista di TGcom24.

“Questo congresso vuole guardare ancor di più del solito a quello che Manageritalia deve fare per i suoi associati e a quanto insieme possiamo fare per il Paese”. Esordisce così Mario Mantovani, presidente di Manageritalia che prosegue: “Guardare a sfide come valorizzazione dei territori, la nuova organizzazione del lavoro, il futuro di professioni e competenze e delle sinergie tra welfare pubblico e privato. Questo per ribadire l’importanza dei corpi intermedi e di un sindacato come il nostro. Realtà che rappresenta i manager guardando ai loro interessi e a quelli del Paese. Per realizzare tutto questo dobbiamo ottimizzare la spesa, valorizzare le competenze e favorire l’innovazione tecnologica e sociale”.

“I manager e le loro competenze costituiscono un patrimonio non solo per le aziende ma anche per le Istituzioni e il decisore pubblico per orientare scelte e indirizzi politici utili al Paese” afferma Renato Loiero, consigliere del Presidente del Consiglio per il bilancio che prosegue: “Una ricchezza anche per mettere a sistema in azienda cosi come in economia le tante competenze oggi indispensabile per cogliere le sfide della transizione digitale e della sostenibilità dell’inclusione di tutti, giovani e donne in particolare”.

“Oggi l’Italia vede il suo futuro economico e sociale determinato da due elementi fondamentali: crescita demografica e lavoro di qualità ed entrambi questi fattori sono legati all’occupazione femminile e al suo potenziamento. Solo attraverso la valorizzazione delle donne e delle loro competenze potremmo far crescere il lavoro e la nostra economia” aggiunge Veronica De Romanis, docente di European Economics Luiss Roma.

Per Francesco Morace, sociologo e saggista: “Nel nostro sistema l’attuale inverno demografico è destinato a proseguire se non attuiamo un vero e proprio cambio di passo nelle strategie di sostegno ai giovani e famiglie. Dobbiamo abbandonare i bonus poco etici, che hanno caratterizzato questi ultimi anni. Per abbracciare e attuare visoni di lungo periodo capaci di generare valore e speranza nel futuro. Solo la generalizzata condivisione di un futuro positivo consente all’economia reale di crescere a cominciare dall’aumento dei consumi e degli investimenti dei singoli e delle imprese”.

Per Romano Benini, giornalista economico “Oggi manager hanno un ruolo chiave per lo sviluppo, non solo delle imprese in cui operano ma anche del sistema Paese. Proprio le parole del Ministro Calderone al congresso di Manageritalia fanno capire come al Governo interessi puntare sulle competenze dei manager, anche supportando quanto fatto già dalla vostra oggi dall’associazione".

Marcella Mallen, presidente Prioritalia e ASviS ha spiegato che: “I nuovi manager devono guidare il cambiamento verso un orizzonte sempre più inclusivo e sostenibile, poiché il nostro futuro non si basa solo sul profitto e sulla capacità di rispondere, con beni e servizi, ai bisogni del consumatore ma sulla capacità d’interpretare e attuare la transizione ecologica e digitale che sta radicalmente modificando la nostra quotidianità. Solo i manager e le imprese che sapranno tradurre in beni e servizi questa rivoluzione potranno essere protagonisti del futuro e del mercato”.

L’evento, seguito in diretta sui canali social di Manageritalia da oltre 2mila utenti è partito dal futuro del Paese nel quale oggi i manager hanno un ruolo determinante. Al centro della discussione dell’assemblea la crescita sostenibile, che vuol dire ripresa del Pil ma anche aumento del lavoro di qualità e delle retribuzioni, gestione del debito e massima attenzione agli aspetti sociali, ambientali e di governance.

Certo in tutto questo l’innovazione, non solo in ambito digitale, è il fattore primario di sviluppo. Queste le basi per proseguire il dialogo per parlare, con gli autorevoli ospiti anche di crescita uniforme nei territori, e di organizzazione del lavoro, professioni e competenze e welfare.

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