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Economia Energie rinnovabili, i nuovi obiettivi del Pniec 2024

Energie rinnovabili, i nuovi obiettivi del Pniec 2024

(Adnkronos) - In data 1° luglio 2024 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) congiuntamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), hanno inviato alla Commissione Europea il testo definitivo del Pniec 2024, il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima. La nuova versione del testo prevede alcuni aggiornamenti rispetto a quanto riportato nella prima versione del 2023 e, nello specifico, prevede di accelerare la transizione green del Paese con particolare riferimento ad alcuni fattori centrali, quali energie rinnovabili ed emissioni di gas serra, ma anche sicurezza energetica ed energia nucleare sostenibile. Entrando nel dettaglio della nuova versione del Pniec, alla voce energie rinnovabili, i ministeri sopra citati confermano l’obiettivo di 131 GW al 2030, dei quali circa 80 GW derivanti da energia solare, poco più di 28 GW dall’eolico, 19,4 GW dall’idrico, 3,2 GW dalle bioenergie e circa 1 GW dalla geotermia. Sempre al 2030 il contributo delle fonti rinnovabili sui consumi finali lordi di energia dovrebbe essere così suddiviso tra i diversi settori: 63,4% del totale complessivo di consumo nazionale di energia elettrica; 35,9% per riscaldamento e raffrescamento; 34,2% del settore dei trasporti. Parlando di riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera, l’Italia prevede di raggiungere una diminuzione del 66% delle emissioni ETS rispetto ai livelli del 2005 (escludendo emissioni da aviazione e navigazione nazionale), un dato, quindi, superiore alla quota del 62% fissata dal Fit for 55. Il Pniec 2024 include, inoltre, una sezione specifica riservata alle attività della Piattaforma Nazionale per il Nucleare Sostenibile. Le previsioni riportate nel testo aggiornato ipotizzano che nel 2050 il nucleare da fissione e quello da fusione potrebbero contribuire per una quota pari all’11% del totale dell’energia elettrica richiesta nel Paese. Naturalmente, trattandosi per lo più di stime e previsioni, i risultati saranno possibili solo grazie alla messa in campo di azioni effic coordinate in diversi ambiti, a partire dal settore ricerca, sviluppo e innovazione che ha un ruolo strategico nell’introduzione di tecnologie utili a raggiungere gli obiettivi fissati.

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