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Economia Brunello, 2024 si prefigura ottima annata. Produttori "molto ottimisti"

Brunello, 2024 si prefigura ottima annata. Produttori "molto ottimisti"

Roma, 23 ago. - (Adnkronos) - Appassionati di vino, amanti del Brunello, segnatevi questa data perché il 2024 potrebbe essere un'ottima annata per il rosso Docg di Montalcino. Condizionale d'obbligo e "incrociando le dita e facendo gli scongiuri", come ripetono i produttori perché, sebbene manchi poco alla vendemmia, il clima è ballerino e la grandine dietro l'angolo. Ma nelle cantine toscane si respira ottimismo e "quello che vediamo oggi fa sperare molto, molto bene".

Intanto dal punto di vista quantitativo, perché dopo tre vendemmie scarse, con il segno meno, "quest'anno la quantità è alta, non dico al massimo produttivo perché quello Montalcino non lo raggiunge mai, ma equiparabile alle grandi annate recenti, 2010 e 2019. E va sottolineato che le grandi annate sono state anche abbondanti", spiega all'AdnKronos Donatella Cinelli Colombini, proprietaria delle cantine Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda nella Doc Orcia (lei, dice, tra le botti ci è cresciuta, portando avanti una secolare attività di famiglia). Grazie alle piogge abbondanti nel periodo della fioritura, disturbata dalle precipitazioni, i grappoli di quest'anno non sono grandissimi, "elemento importante perché il grappolo molto grande generalmente non è il grappolo del grande Brunello", spiega la produttrice; c'è stata un'ottima idratazione del terreno in tutta la primavera, "quando ha piovuto tantissimo dalle nostre parti, e il terreno ricco d'acqa non ha fatto soffrire di stress idrico le viti durante l'estate, quando è arrivato un caldo esagerato".

Poi, ci sono state piogge importanti, fino a 40 mm di acqua che hanno apportato un'aggiunta di idratazione. Questi sono gi elementi che hanno creato le condizioni favorevoli per un grande Brunello. Ora però serve arrivare alla vendemmia (anticipata ma non di molto, mancano a occhio e croce tre settimane) con le giuste condizioni. "In questo momento l'uva è sanissima, con un giusto calibro degli acidi - dice Donatella Cinelli Colombini - ora bisogna che ci sia una forte escursione termica tra la notte e il giorno, e che calino un po' le temperature".

Brunello ma non solo. A guardare a questa annata con ottimismo sono un po' tutti i produttori dei vini dell'Igt Toscana, con primi accenni di vendemmia che registrano situazioni molto positive. "A differenza di quello che si pensava fino a qualche settimana fa, la vendemmia non sarà così anticipata - dice all'AdnKronos Stefano Campatelli, direttore Consorzio Vino Toscana - Dopo un'annata partita tutta in anticipo, il caldo dell'ultimo mese e mezzo ha rallentato le piante riequilibrando la situazione; qualche pioggia degli ultimi giorni ha raffrescato e riportato una maggiore escursione di temperature tra giorno e notte che favorisce la corretta maturazione".

La zona della Maremma ha iniziato a raccogliere vitigni bianchi precoci, soprattutto basi spumante, "ma con calma". L'area centrale per il momento sta a guardare, probabilmente si raccoglieranno i primi vitigni precoci dalla settimana prossima, come il Merlot o qualche bianco. "Molto bene" sulla costa Bolgheri dove i produttori "sono molto contenti". Non ci sono stati problemi particolari di malattie, dopo un 2023 disastroso con una perdita media in tutta la Toscana intorno al 30%. Dal punto di vista quantitativo, dunque, non ci sarà quel -30% "e si dovrebbe andare a un qualcosa in più del 2022, +5-10% rispetto al 2022. Insomma, sebbene la cautela sia d'obbligo "ottimismo assolutamente sì, c'è, soprattutto dopo gi anni precedenti".

L'opportunità in più data dall'abbondanza di quest'anno. "Con il successo delle bollicine, anche noi iniziamo a produrre spumante. In questo periodo, quando le vigne hanno uve abbondanti come quest'anno, si fa la cosiddetta 'vendemmia verde', cioè si tolgono i grappoli in più che prima si buttavano a terra, ora invece possiamo recuperarli per produrre la base spumante", dice Donatella Cinelli Colombini, che nelle sue cantine produrrà quindi la sua prima annata di spumante che si potrà bere nel 2028 (cantine a organico tutto al femminile, dalle cantiniere alle addette al turismo in cantina passando per le persone del commerciale).

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