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Economia Ambiente, Trippella (Philip Morris): "Lavoriamo per sostenibilità economica e investimenti"

Ambiente, Trippella (Philip Morris): "Lavoriamo per sostenibilità economica e investimenti"

Verona, 22 lug. - (Adnkronos) - "Dal 2011 abbiamo firmato un accordo di filiera con Coldiretti e abbiamo fatto un Memorandum of Understanding con il Ministero dell'Agricoltura, dando quindi una prevedibilità ai coltivatori iniziata nel 2011 e che finirà nel 2027, ma siamo già al lavoro per proseguire verso il 2033. Ciò include una sostenibilità soprattutto economica, che permette ai coltivatori di poter fare degli investimenti focalizzati sull'ambiente: abbiamo eliminato tutti i carburanti fossili utilizzati per i forni per la cura del tabacco, abbiamo puntato sulla biomassa, stiamo facendo progetti di bioenergia e abbiamo puntato molto sulle buone pratiche agricole e del lavoro per la lotta contro il caporalato, noi compriamo in tutt'Italia, dal Veneto fino alla Campania”. Sono le parole di Cesare Trippella, Head of Leaf Eu di Philip Morris Italia, a margine del convegno organizzato da Nomisma in collaborazione con Philip Morris Italia, intitolata “Le competenze per la transizione ecologica ed energetica nelle imprese agroalimentari italiane: stato dell’arte e fabbisogni”.

"Un altro pilastro fondamentale è stato quello delle competenze: a Bologna abbiamo fatto un grande investimento con uno stabilimento del valore di 1,2 miliardi di euro. Abbiamo creato anche l'Institute for Manufacturing Competences (IMC) dedicato all'alta formazione e allo sviluppo delle competenze legate all’Industria 4.0, dove abbiamo investito 600 milioni di euro per creare i tecnici del futuro - spiega Trippella - Inoltre, stiamo intraprendendo la stessa strada anche in agricoltura, con il Digital Farm e con Leaf Innovation Hub, permettendo anche agli agricoltori di essere gli imprenditori del futuro”.

L’incontro è stato occasione di discussione tra importanti stakeholder del settore, in merito alle sfide della transizione ecologica ed energetica a cui le imprese sono chiamate e che non possono prescindere dallo sviluppo dell’innovazione, in particolare digitale, in un contesto in cui l’agricoltura e l’industria alimentare valgono 77 miliardi di euro di valore aggiunto e un export che nel 2023 ha superato i 64 miliardi di euro (comprensivo dei prodotti a base di tabacco). Queste sono sfide che richiedono un continuo aggiornamento delle competenze e delle professionalità in grado di gestire il percorso di transizione. Attraverso un’indagine originale sulle imprese agricole e alimentari italiane (con un focus specifico su quelle tabacchicole): “Abbiamo molte sfide, anzitutto nella transizione digitale, che stiamo affrontando creando il ‘coltivatore 5.0’, capace di prendere decisioni utilizzando dati e meccanismi di supporto decisionale - afferma Trippella - Dal punto di vista ambientale, invece, stiamo facendo molti investimenti sulla biodiversità: proprio qui in Veneto stiamo finanziando il Parco del Menago, con pratiche di rimboschimento e manutenzione del parco stesso per stimolare la biodiversità. Abbiamo anche molti progetti in essere che conducono verso la bioenergia, dove i nostri produttori producono energia pulita per essere utilizzata nel nostro stabilimento di Bologna”.

L’Head of Leaf Eu di Philip Morris Italia conclude illustrando le esigenze di Philip Morris rivolgendosi alle istituzioni: “Noi siamo pronti a investire e lo stiamo facendo. Quello che è importante, però, è che il quadro regolatorio nel quale ci si muove sia chiaro e prevedibile anche per noi e ci consenta sia a livello di normative di prodotto, sia a livello fiscale di poter fare degli investimenti e che ci sia un ritorno per i nostri azionisti. Noi siamo fiduciosi, abbiamo lavorato con qualsiasi tipo di governo e con qualsiasi tipo di colore politico e fino adesso siamo stati molto soddisfatti. Per continuare a investire dobbiamo e devono vigilare affinché si vada nella direzione giusta”.

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