Coppola: "50 anni dopo 'Il Padrino', per Usa italiani non mafiosi"
Taormina, 26 giu. (Adnkronos) - "Quando sono nato, sono sempre stato chiamato con il nome Francesco; ma in America lo hanno immediatamente cambiato in Francis... A quell'epoca, se avevi un nome italiano o che suonasse italiano passavi per mafioso e in certi quartieri non potevi nemmeno comprare una casa; la mancanza di integrazione era un fatto, che valeva anche per altri immigrati. Ora, la situazione è nettamente cambiata". E' quanto sottolinea Francis Ford Coppola, giunto a Taormina in occasione dei 50 anni dal film 'Il Padrino', la cui copia restaurata apre al Teatro Antico greco-romano la 68esima edizione del 'Taormina Film Festival'.
"Oggi, gli italiani sono perfettamente integrati nella società americana - osserva Coppola - Peraltro, la maggior parte della comunità italiana è composta da persone benestanti e influenti, non sono più ghettizzati ma al contrario magari ora sono loro che guardano dall'alto in basso i nuovi migranti. Ma, tornando al passato, la ragione per cui io non parlo italiano è proprio perché i miei genitori non volevano, come non volevano che mi facessi chiamare Francesco, ma Francis... Nel tempo, gli italiani hanno ampiamente dimostrato quanto sono capaci, quanto è importante il popolo italiano. E gli italiani negli Usa oggi sono perfettamente integrati".
Coppola dice poi no a eventuali 'rivisitazioni' sotto forma di remake o serie tv. "No, nessuna serie tv; e sono anche contrario ai remake dei film, in generale, perché distolgono le risorse dal finanziamento di opere nuove", spiega. Diverso è ovviamente il caso di 'The Offer', la serie tv che mette in scena uno show incentrato sul lungo processo che ha portato alla creazione del film 'Il Padrino'. Ma, ribadisce Coppola, "sono contro l'idea di rifare lo stesso film con un altro cast. Molto meglio impegnare le risorse disponibili per realizzare nuovi film, magari da parte di registi giovani, con nuove idee e nuove prospettive sulla società".
Passando poi dall'Italia e dalla Sicilia in particolare agli Stati Uniti, sollecitato dai giornalisti, Francis Ford Coppola non risparmia un duro giudizio sulla immediata attualità: "Quanto sta succedendo negli Usa, con la Corte Suprema sull'aborto, è terribile", è la netta presa di posizione del regista che avverte: "Rischiamo che succeda anche di peggio, si rischia di perdere anche la democrazia, con personaggi come Trump. E' una situazione molto pericolosa", afferma il cineasta.
Tratteggiando in breve la storia del genere umano passato "dal matriarcato al patriarcato, quando l'uomo è salito a cavallo", il regista statunitense di origine italiana osserva che "sono state le donne a creare la società e il progresso umano". E spiega una teoria che parte da un 'particolare', il modo diverso in cui uomo e donna espletavano i loro bisogni quotidiani: "La donna accovacciata praticamente quasi a terra osservava il terreno e scopriva tante cose; l'uomo restando in piedi guardava solo la sua ombra spostarsi. Per questo la donna ha scoperto la cultura e l'uomo ha scoperto il tempo...".
(dell'inviato a Taormina, Enzo Bonaiuto)