Ucraina, Mosca sospende partecipazione ad accordo su grano
Mosca, 29 ott. (Adnkronos) - La Russia sospende la partecipazione all'accordo sul grano, mediato dall'Onu e dalla Turchia e in scadenza il 18 novembre, dopo contro le navi della Flotta del Mar Nero e quelle civili, impegnate nella messa in sicurezza del corridoio per le esportazioni di cereali dai porti ucraini. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Tass.
La sospensione da parte russa dell'accordo sul grano inizio oggi e sarà a tempo "indeterminato" come chiarisce in una nota il ministero degli Esteri di Mosca, citato dall'agenzia Tass. Secondo il comunicato, il governo russo, dopo la decisione di sospendere la partecipazione all'accordo sul grano, ha dato istruzioni ai suoi rappresentanti presso il Centro di coordinamento congiunto di Istanbul.
"Alla luce dell'attacco terroristico compiuto dal regime di Kiev il 29 ottobre di quest'anno con la partecipazione di specialisti britannici contro navi della Flotta del Mar Nero e navi civili impegnate a garantire la sicurezza del corridoio del grano, la parte russa sospende la partecipazione all'attuazione degli accordi sull'esportazione di prodotti agricoli dai porti ucraini" spiegano da Mosca.
L'ACCORDO SUL GRANO - Firmato il 22 luglio a Istanbul, l'accordo sul trasporto del grano ucraino attraverso il mar Nero, sospeso oggi dalla Russia, ha permesso finora di trasportare quasi otto milioni di tonnellate di cereali e altri prodotti alimentari in oltre 350 viaggi. L'intesa sulla Black Sea Grain Initiative è stata raggiunta dopo intensi negoziati, per scongiurare una grave crisi alimentare come conseguenza dell'invasione russa dell'Ucraina. Fra i maggiori esportatori di cereali del mondo, prima della guerra l'Ucraina esportava oltre 45 milioni di tonnellate di grano l'anno, oltre a mais e olio di girasole.
Ucraina e Russia hanno ciascuna firmato un documento separato con la Turchia e l'Onu, che hanno mediato l'accordo. L'intesa, valida per 120 giorni, doveva scadere il 19 novembre, con la possibilità di rinnovo. In sostanza sono stati costituiti nel Mar Nero corridoi di navigazione sicuri, privi di mine, a partire dai porti ucraini di Odessa, Chornomorsk e Yuzhne, fino all'imbocco del Bosforo. La Turchia ha assunto un ruolo da garante, compreso il compito di ispezionare le navi dirette in Ucraina per evitare che trasportino armi. Un altro accordo è stato raggiunto allo stesso tempo con l'Onu per facilitare le esportazioni russe di cereali e fertilizzanti russi.
Per monitorare il traffico delle navi è stato istituito un Centro di coordinamento congiunto (Jcc) a Istanbul, sotto la guida turca, con delegati delle quattro parti coinvolte. Russi e ucraini vi lavorano separatamente.
KIEV - "Abbiamo avvertito dei piani della Russia per distruggere l'Iniziativa sul grano del Mar Nero. Ora Mosca usa un falso pretesto per bloccare il corridoio del grano che garantisce la sicurezza alimentare a milioni di persone" twitta il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Invito tutti gli Stati a chiedere alla Russia di fermare i suoi giochi della fame e di riprendere i propri obblighi", ha aggiunto Kuleba.
"Ricatto nucleare, terrorismo energetico, blocco del grano. Putin ha trasformato cibo, freddo e prezzi in armi contro il mondo" twitta Mykahilo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La Russia di Putin sta scatenando una guerra ibrida contro l'Europa, prendendo in ostaggio l'Africa e il Medio Oriente. Ciò dimostra ancora una volta che trattare con la Federazione Russa è una perdita di tempo".
ONU - Le Nazioni Unite sono in contatto con le autorità russe dopo l'annuncio di Mosca che ha sospeso la sua partecipazione all'accordo sul grano. Lo ha sottolineato il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, aggiungendo che "è fondamentale che tutte le parti si astengano da qualsiasi azione che possa mettere in pericolo l'iniziativa sul grano del Mar Nero, che è uno sforzo umanitario fondamentale che sta chiaramente avendo un impatto positivo sull'accesso al cibo per milioni di persone in tutto il mondo".
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