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Lavoro Settore alimentare: rinnovato Contratto collettivo nazionale di lavoro per le pmi di Cifa-Confsal

Settore alimentare: rinnovato Contratto collettivo nazionale di lavoro per le pmi di Cifa-Confsal

Roma, 25 gen. (Labitalia) - Sottoscritto oggi a Roma il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per le pmi del settore alimentare. Firmato dalla confederazione datoriale Cifa, dalla confederazione sindacale Confsal e dalla federazione sindacale Fesica-Confsal, il contratto è valido per il triennio economico e normativo 2024-2027. Può essere applicato dalle aziende che aderiscono a Cifa e che rientrano nelle categorie di cui ai settori disciplinati. Il contratto contiene misure significative in materia di occupazione, flessibilità, politiche attive, erogazioni salariali legate a incrementi di produttività ed efficienza organizzativa, adeguamento delle competenze e welfare. Ecco le più significative.

Per sostenere l’inserimento e il reinserimento in azienda è stato previsto un regime retributivo speciale per neoassunti e per particolari categorie svantaggiate. In entrambi i casi vengono previste attività di formazione continua al fine di favorire lo sviluppo delle competenze dei lavoratori. Il “Preavviso attivo” è invece destinato alla ricollocazione dei lavoratori in uscita, come politica attiva di sostegno all’occupazione e alla mobilità. Vengono regolamentati lo “scatto di competenza” e la “certificazione contrattuale delle competenze”, con cui si riconosce un valore economico alla crescita professionale del lavoratore, crescita supportata dalla formazione finanziata da Fonarcom, il fondo interprofessionale di Cifa e Confsal.

Ampio spazio viene dato alla contrattazione di secondo livello per sostenere le aziende nell’introduzione di misure di flessibilità e d’innovazione dei modelli organizzativi, tra cui il ricorso al lavoro agile, regolamentato dall’Accordo interconfederale sottoscritto dalle parti sociali il 25 febbraio del 2021. Grande attenzione anche al welfare. Confermato l’obbligo di iscrivere i lavoratori al fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanarcom. Vengono riconosciuti servizi di welfare di un valore minimo di 150 euro l’anno, aumentato di ulteriori 25 € per ogni componente del nucleo familiare. Di rilievo, infine, l’iniziativa di Epar, l’ente bilaterale di riferimento per la contrattazione di Cifa e Confsal, che, a partire da quest’anno, offre alle aziende e ai lavoratori aderenti la possibilità di utilizzare l’innovativa piattaforma online per definire in maniera del tutto informatizzata l’intero percorso relativo agli accordi territoriali e aziendali, alle eventuali controversie di lavoro individuali e alla negoziazione assistita.

Per Andrea Cafà, presidente di Cifa, “i nostri ccnl sono sempre più strumenti di cambiamento finalizzati a supportare le imprese in un percorso di sostenibilità e digitalizzazione. Confermando la centralità della persona, la contrattazione collettiva di Cifa-Confsal punta a un rinnovamento delle organizzazioni aziendali attraverso la creazione di un clima positivo, che passa dal sostegno alla formazione, all’attenzione al welfare, alla valorizzazione delle competenze”.

“Anche il Ccnl alimentaristi firmato oggi, ha dichiarato il segretario generale di Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, si inserisce nel solco di una contrattazione di qualità che da sempre contraddistingue l’impegno di Cifa e di Confsal verso imprese e lavoratori e che si concretizza in una costante attenzione alle crescenti esigenze dei dipendenti e in un sostegno alla competitività delle aziende”.

Soddisfazione per il rinnovo è stata espressa anche dal segretario generale di Fesica-Confsal, Bruno Mariani: “Datori e lavoratori hanno un contratto di settore al passo con i tempi, moderno, performante, innovativo, che pratica, oltre alla tutela, la valorizzazione non solo degli aspetti più importanti della persona al lavoro ma anche di alcuni della sua vita privata che gli garantiscono benessere e serenità”.

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