Premio ANGI 2023, gli Oscar dell’innovazione. Menzione speciale al DG Rai, Giampaolo Rossi: ”Innovazione priorità di sviluppo per il Servizio Pubblico”
(Adnkronos) - Si è svolta oggi la cerimonia di premiazione della VI edizione degli Oscar dell’Innovazione – Premio ANGI 2023 promossa dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori e ospitata nella splendida cornice della Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma. Più di 30 i riconoscimenti conferiti per gratificare i progetti di eccellenza del mondo delle imprese e delle startup e per omaggiare alcuni dei maggiori esponenti della società civile e della classe dirigente che si sono distinti per il loro importante percorso professionale.
Straordinario successo di pubblico e di contenuti la cerimonia di premiazione che ha visto presenza del gotha delle istituzioni italiane ed europee. A fare gli onori il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri (già ForbesU30) che ha così commentato: “Sostenere le giovani generazioni, valorizzare le eccellenze italiane e promuovere il talento sono le scelte alla base della missione dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori. Occorre investire maggiormente per rilanciare il nostro ecosistema Paese mettendo al centro dell’agenda l’innovazione, la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile. Questo il nostro appello all’Europea e al Governo Meloni”.
Menzione speciale al direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi per il suo profuso impegno come comunicatore e dirigente che ha così dichiarato: “È per me un onore oggi essere qui e ricevere il premio ANGI. Ho sempre seguito con interesse gli sviluppi della vostra Associazione e ritengo sia fondamentale il lavoro di simili realtà, attente ai giovani e alle trasformazioni innovative del nostro tempo. Il percorso della Rai è legato all’innovazione e all’incessante ricerca di nuovi linguaggi, connessi al patrimonio di identità e memoria del Servizio Pubblico. Penso al processo di digitalizzazione delle Teche Rai: deteniamo la storia delle immagini e delle voci della nostra Nazione nel più grande archivio audiovisivo d’Europa, secondo solo a BBC, con oltre 185 milioni di documenti, circa 2,9 milioni di ore di messa in onda Rai e 1,4 milioni di ore radiofoniche. L’obiettivo primario è quello di preservare tale ricchezza dall’usura del tempo, non trasformandola in museo ma rendendola viva e fruibile. La spinta innovativa della Rai è rappresentata anche da RaiPlay, OTT pubblica e roccaforte tecnologica di distribuzione non lineare, che sempre più ci permette di intercettare le esigenze delle nuove generazioni. Il Servizio Pubblico deve continuare ad essere protagonista del futuro che è già in atto e gestirlo con responsabilità.”