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Lavoro La responsabilità digitale per i più piccoli e le famiglie

La responsabilità digitale per i più piccoli e le famiglie

Scopriamo in che modo a livello giuridico e attraverso servizi privati è possibile tutelare le famiglie ed i più piccoli dai rischi della rete.

La tutela dei minorenni che accedono a internet ed ai social rappresenta una delle principali sfide legate alla sicurezza digitale. La rilevanza di tale problematica è data dalle vicende di cronaca che si succedono tristemente ormai da anni. Per questo, istituzioni, aziende ed associazioni di categoria si sono attivate per tutelare e proteggere i giovanissimi dai rischi della rete. Ecco alcuni interventi a livello internazionale e italiano adottati in tema di responsabilità digitale.

La responsabilità digitale in Europa

Nel 2021 la Commissione europea ha pubblicato la Strategia europea per un Internet migliore per i ragazzi 2021-2024. Una delle sezioni del documento è interamente dedicata alla società digitale e all’informazione, presenta tutte le misure che l’Ue, gli Stati membri e le società informatiche devono adottare o promuovere per garantire che i bambini possano navigare in sicurezza nell’ambiente digitale e sfruttarne le opportunità.

All’interno del quadro giuridico dell’Unione europea, ci sono più direttive che regolamenti in ambito di responsabilità digitale, in quanto da Bruxelles si lascia la libertà di intervento agli Stati membri.

Il Digital Services Act europeo

Il 20 gennaio 2022 il Parlamento europeo ha adottato il suo testo per il Digital Services Act (DSA), la legge sui servizi digitali, per contribuire alla creazione di un ambiente online sicuro. Il DSA ha lo scopo di migliorare la moderazione dei contenuti sulle piattaforme dei social media per affrontare le preoccupazioni relative ai contenuti illegali. È organizzato in cinque capitoli: i principali regolano l'esenzione dalla responsabilità degli intermediari (Capitolo 2), gli obblighi degli intermediari (Capitolo 3) e il quadro di cooperazione ed esecuzione tra la Commissione e le autorità nazionali (Capitolo 4).

Il Children’s Code nel Regno Unito

Un esempio virtuoso legato alla responsabilità digitale proviene dal Regno Unito, dove dal 2 settembre 2021 è in vigore il Children’s Code, una normativa ad hoc che riguarda tutti i servizi della società dell’informazione che si rivolgono a un pubblico inferiore ai 18 anni o che potenzialmente possono essere utilizzati da minorenni. La normativa si fonda sull’assunto che l’elaborazione e la fornitura di contenuti dovrebbero tenere conto dell’interesse del bambino. Ciò può avvenire solo mediante l’applicazione di alcuni principi irrinunciabili, quali la trasparenza e la semplicità delle informative, la minimizzazione dei dati trattati, o il divieto di utilizzo dei servizi di localizzazione e di condivisione delle informazioni del minore, salvo esigenze superiori e motivi legittimi. Il maggior contributo di questa normativa riguarda la predisposizione di contenuti non sulla base della suddivisione standardizzata tra maggiorenni e minorenni, ma focalizzata sulle specifiche fasce di età a cui è rivolto un determinato servizio. 

La responsabilità digitale in Italia

Anche in Italia sono state introdotte regole e iniziative per garantire la tutela dei minori in rete. Con la Delibera n. 16/22/CONS del 4 febbraio, l’AGCOM ha indetto una consultazione pubblica finalizzata all’adozione di Linee guida per l’attuazione dell’articolo 7-bis del D.L. 30 aprile 2020, n. 28 dedicato ai “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio. Le linee guida prevedono che i fornitori di servizi di accesso a Internet, qualsiasi sia la tecnologia utilizzata per l’erogazione degli stessi, debbano mettere a disposizione degli utenti dei “sistemi di parental control ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto”. Il filtro, per impedire di aggirare i sistemi di controllo parentale, dovrebbe risiedere nella concessione della facoltà di disattivarli al solo titolare maggiorenne del contratto.

NeoConnessi per un uso consapevole di Internet

La delibera dell’AGCOM è la dimostrazione di come la tutela dei minori in rete nel nostro Paese passi principalmente dalla sensibilizzazione e dall’intervento, in primis, dei genitori. Per questo, Wind Tre ha ideato NeoConnessi: il percorso di digital e media Education che aiuta i genitori, ma anche docenti e nonni, a educare i più piccoli ad un uso consapevole e responsabile di Internet e della tecnologia. Sviluppato con il supporto di esperti in ambito psicologico, pedagogico, tecnologico e didattico e con la collaborazione della Polizia di Stato, il progetto offre ai genitori risorse reperibili online, indicazioni tecniche di prevenzione e sicurezza, modelli di comportamento che tengono conto della relazione tra controllo e fiducia, oltre ad un gruppo Facebook dedicato ai genitori, corredato da articoli, approfondimenti, spunti di riflessione e consigli.

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