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Lavoro Il ruolo della tecnologia per il mondo dell'istruzione

Il ruolo della tecnologia per il mondo dell'istruzione

Specialmente dopo la pandemia sono nate molte iniziative per promuovere l’uso della tecnologia e favorire l'istruzione anche nei luoghi con minor accesso ad essa.

L’istruzione è la protagonista della Giornata internazionale degli studenti del 17 novembre: una sua valida alleata è sicuramente la tecnologia, che al giorno d’oggi può aiutare gli studenti nell’apprendimento. Tuttavia, non tutti hanno uguale accesso a questi nuovi strumenti e ciò porta alla formazione di un grave divario digitale tra i ragazzi. Per contrastare queste differenze sono nati molti progetti ed associazioni che si spendono per diffondere la tecnologia anche nei luoghi più svantaggiati, con lo scopo di favorire l’apprendimento di tutti gli studenti.

Cos’è il gap digitale?

Il termine “gap digitale”, conosciuto anche come “divario digitale”, indica una realtà presente in tutto il mondo, anche in Italia: rappresenta infatti la distanza che esiste fra chi ha facilmente accesso ad Internet e chi invece rimane escluso per mancanza dei device necessari (come, ad esempio, tablet, pc e smartphone) e di una connessione valida, oppure di competenze per utilizzare le nuove tecnologie. Questo divario si è amplificato di anno in anno, complice anche l’innovazione continua e la diffusione della tecnologia a livello globale. I motivi per cui si verifica questo gap sono molteplici, ma alcuni elementi che sicuramente influiscono sono la provenienza geografica, le differenze nel livello di istruzione e i problemi economici. In un mondo dove tutto passa per il digitale – compresa l’istruzione – questo diventa certamente un problema insormontabile. Tuttavia, esistono alcune iniziative che mirano proprio a diffondere competenze e possibilità anche a coloro che vengono esclusi da questo processo.

UNICEF ed Ericsson, uniti per la digitalizzazione

Un esempio virtuoso di  progetto che cerca di contrastare questo divario è quello di Ericsson ed UNICEF, che uniscono le forze per contribuire a mappare la connettività Internet delle scuole e delle comunità circostanti in 35 paesi entro la fine del 2023. Questo è un primo passo fondamentale per fornire ad ogni bambino l’accesso ad opportunità di apprendimento digitale. L’unione di queste due realtà rientra nel progetto Giga Initiative: lanciato da UNICEF e dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni (International Telecommunication Union – ITU), l’iniziativa ha lo scopo di connettere ogni edificio scolastico ad Internet, ed Ericsson partecipa in qualità di Global partner UNICEF per la Mappatura della Connettività nelle Scuole. Infatti, secondo la ITU, ad oggi circa 360 milioni di giovani nel mondo non hanno accesso ad Internet: ciò porta a situazioni di esclusione, minori risorse per l’apprendimento e ridotte opportunità per i più piccoli e vulnerabili di realizzare il proprio potenziale. 

NeoConnessi di WindTre

Un’iniziativa affinché i più piccoli possano essere educati ad un uso consapevole e responsabile di Internet e della tecnologia, è NeoConnessi di WindTre, un percorso di digital e media Education che aiuta genitori, docenti e nonni. Il progetto nato nel 2018 - sviluppato con il supporto di esperti in ambito psicologico, pedagogico, tecnologico e didattico e con la collaborazione della Polizia di Stato – è dedicato ai bambini di IV e V classe della scuola primaria. Il progetto educativo si svolge in classe attraverso la lettura condivisa di una favola valoriale “Nati Digital” che li aiuta a comprendere il potenziale della tecnologia digitale e le regole per il suo corretto utilizzo. Ma le risorse di NeoConnessi sono rivolte anche agli adulti creando un ecosistema virtuoso e formativo per attivare consapevolezze condivise e sinergiche. Su neoconnessi.it si possono trovare molti contenuti, consigli di prevenzione e sicurezza e modelli di comportamento che tengono conto della relazione tra controllo e fiducia.

Save the Children e il progetto “Connessioni Digitali”

Un’altra iniziativa incentrata su questi problemi è “Connessioni Digitali”: introdotta nel 2021 da Save the Children, punta a dotare ragazzi e ragazze italiani di fondamentali competenze digitali ed educare alla cittadinanza digitale. Le scuole coinvolte nel progetto “Connessioni Digitali” (promosso da Save the Children in collaborazione con il Gruppo Crédit Agricole, e supportato dal Ministero dell’Istruzione) sono 100, e sono stati chiamati a partecipare 250 docenti e 6mila studenti tra i 12 e i 14 anni. L’obiettivo è di mettere al centro la povertà educativa digitale, una criticità divenuta seria soprattutto dopo gli stravolgimenti portati dall’emergenza sanitaria che hanno fatto emergere numerosi problemi legati alla tecnologia e al suo accesso. Alcune delle problematiche più significative riguardanti la tecnologia ed il suo impiego sono legate, ad esempio, alle carenze infrastrutturali del Paese per le connessioni a banda larga e ultra-larga e alla mancanza di un computer e dell’accesso ad Internet da casa da parte di un terzo delle famiglie italiane.

I rischi del gap digitale

Il fenomeno della povertà educativa digitale coinvolge dunque tutti i paesi del mondo e non va sottovalutato, dal momento che rischia di emarginare ulteriormente i minori che già soffrono di una situazione di svantaggio educativo, creando una maggiore distanza con i coetanei. Ad esempio, ad essere più penalizzati in Italia sono gli adolescenti e i bambini che provengono dalle regioni del Sud e da famiglie più povere e con genitori meno scolarizzati. Per questo motivo, è importante cercare di risolvere le criticità legate all’uso della tecnologia e permettere a tutti gli studenti di avere uguale accesso ai nuovi strumenti di apprendimento per sviluppare il loro potenziale.

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