Cruciani contro tutti: ''Ferragni ha sbagliato, Sanremo non lo vedo, su Israele tutti Rubio'
Roma, 30 gen. (Adnkronos) - Il caso Chiara Ferragni? "La beneficenza si fa in silenzio, non per crearsi una immagine pubblica e una reputazione, per cui è stato tutto sbagliato sin dall’inizio. Poi ci sono stati vari errori nella gestione della vicenda come il video di scuse che ha pubblicato sui suoi social, tutti errori clamorosi di comunicazione''. Giuseppe Cruciani contro tutti. In una intervista in esclusiva all'Adnkronos il conduttore radiofonico, giornalista, opinionista e conduttore televisivo parla di tutto, dal caso Ferragni pandoro-Balocco alla crisi in Medio Oriente, alle liti con il collega David Parenzo con cui conduce da anni il programma di successo 'La Zanzara' su Radio 24.
''La beneficenza non si fa così - continua il conduttore commentando ancora la vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo la nota influencer - non è obbligatorio fare beneficenza. Se uno vuole proprio fare beneficenza la dovrebbe fare in silenzio o prestando la propria faccia gratis, certamente non guadagnandoci sopra dei soldi''. Nonostante questo, Cruciani è contro ogni norma restrittiva sulle influencer: ''Non capisco, sulla beneficenza le norme sono già esistenti per cui a me il fatto che lo Stato debba intervenire come 'badante' del cittadino che fa beneficenza mi pare una roba folle. Ogni volta che succede un fatto di cronaca lo Stato è poi subito spronato ad intervenire per fare una legge in difesa del povero cittadino - dice ironico - che vuole fare beneficenza e non conosce le norme''.
''Non c’è bisogno - prosegue il conduttore de 'La Zanzara' - di trasformare il cittadino in una sorta di imbecille che deve essere guidato ogni volta dallo 'Stato badante' che gli deve spiegare dove vanno a finire i soldi dati in beneficenza''. Stessa cosa per gli hater: "Sono totalmente contrario a una legge che obblighi a mettere i propri documenti identificativi per iscriversi ai social - sottolinea - gli hater esistono solo per chi vuole vederli. Esiste gente che odia ma se vuoi puoi anche non vederla o restringere i commenti. Spesso gli hater vengono messi in primo piano da persone che devono costruirsi una propria immagine. Io sono da sempre contrario a ogni forma restrittiva perché si sa dove si inizia e non si sa dove si va a finire. Tanto i nomi sono rintracciabili, se la polizia postale vuole rintracciare qualcuno può tranquillamente farlo''. Cruciani interpellato anche sulla crisi israelo-palestinese ha una sua visione ben precisa di quanto sta accadendo, soprattutto sui social: ''Ormai il focus è su quanto è cattiva Israele - dice - Quello che è successo il 7 ottobre sembra che non sia mai accaduto, c’è una dietrologia per cui anche persone influenti del mondo dello spettacolo affermano che il 7 ottobre se lo sono creati gli israeliani stessi, ci si concentra solo sulla reazione di Israele a Gaza e non sulla causa scatenante di questa guerra''.
''Anche la posizione del Pd su Israele si è fatta sempre più chiara - evidenzia Cruciani - nel corso delle settimane si è passati da una situazione in cui parlava di due popoli e due stati a una posizione abbastanza netta in cui si dice che a Gaza si stanno violando i diritti umani e si parla di crimini di guerra, una posizione totalmente opposta a quella del governo italiano e decisamente pro palestinese e contro il governo Netanyahu. Ormai sono tutti sulle orme di chef Rubio - aggiunge ironico - Per me la priorità assoluta è spazzare via il terrorismo da Gaza e smantellare una organizzazione terroristica che vuole la distruzione dello Stato di Israele''.
Passando dal Medio Oriente a temi meno caldi, Cruciani dice la sua anche sul Festival di Sanremo, ormai alle porte: "Non sono un fan del Festival, non è per fare lo snob - tiene a precisare - ormai Sanremo è diventato un rito per molte persone che si ritrovano a casa per vedere cosa indossa quello o cosa dice quell'altro o per sentire il monologo di quello o di quell’altro e a me di queste cose fondamentalmente non me ne frega un c… mi sembra una follia". Amadeus? ''E' un grande e straordinario professionista, perfetto per fare Sanremo perché molto poco spigoloso. E' quello che ci vuole per un programma come il Festival, Amadeus è un bravissimo conduttore che sa fare il suo mestiere, è impossibile fare alcuna critica su di lui''.
Diviso tra radio e tv, Cruciani parla del suo cavallo di battaglia, il programma 'La Zanzara': "Il segreto del successo de 'La Zanzara'? Il fatto che siamo molto camaleontici e ci adattiamo alla contemporaneità. Passiamo da temi alti come le polemiche politiche a quelli della vita quotidiana e facendo in questo modo ci siamo avvicinati anche ad un pubblico più giovane per cui abbiamo tenuto sempre largo il nostro bacino di spettatori. Io sono per dare la libertà di parola a tutti, David (Parenzo, ndr) un po' meno, perciò in trasmissione ospitiamo gente di tutti i tipi, dai complottisti agli estremisti di destra e di sinistra. Ci sono persone che passano da noi e che a volte diventano anche ospiti fissi per un lungo periodo, persone che sono un po' lo specchio dell’Italia. Il motivo per cui siamo ancora a galla, anche dopo tanti anni, è perché raccontiamo l'Italia in tutte le sue sfaccettature, anche le più estreme''.
Siete mai arrivati alle mani con Parenzo? ''Ci sono dei momenti in cui litighiamo - ammette Cruciani - ci dividiamo su tante cose e su altre andiamo d’accordo. Ci sono stati momenti, soprattutto durante la pandemia, in cui siamo arrivati a litigare in maniera anche piuttosto violenta a non parlarci per diversi giorni ma poi alla fine abbiamo sempre superato tutto'', conclude Cruciani.
(di Alisa Toaff)