Carmen Russo: ''Mia figlia Maria mi ha cambiato la vita, faremo docu-reality su famiglia''
Roma, 10 nov. (Adnkronos) - ''Mia figlia Maria è stata il mio più grande successo. Quando metto una sua foto su Instagram leggo commenti bellissimi, lei è la mia più grande soddisfazione, mi ha dato una forza incredibile e un senso di responsabilità enorme. Grazie a lei conduco una vita molto salutare, vado a letto presto, mi alzo alle 6 del mattino e mangio sano''. Così Carmela Carolina Fernanda Russo, in arte Carmen Russo, a 64 anni, in una intervista in esclusiva all'Adnkronos si racconta ripercorrendo la sua lunghissima carriera, tra aneddoti e curiosità anche sulla sua vita privata. La showgirl, che è legata da ben 40 anni al coreografo e ballerino Enzo Paolo Turchi, un amore nato nel 1983 dietro le quinte del programma cult 'Drive In' e coronato quattro anni più tardi dalle nozze, parla di sua figlia Maria avuta nel 2013 a 53 anni: "Me la sono sudata molto, ho provato per anni ad avere un figlio e alla fine ci sono riuscita - spiega - oggi Maria ha 10 anni e fa la prima media. Io ed Enzo ci occupiamo tanto di lei. Mia figlia è molto diversa da me e mio marito, non ama il ballo ma gioca a calcio e suona la batteria, insomma è rock'', dice scoppiando in una risata. "La gente ama molto la nostra famiglia e questo mi dà una grande gioia - racconta ancora la Russo - quando postiamo un mini video su Instragram fatto in casa, in famiglia e per gioco, arriviamo a ben 900mila visualizzazioni. I nostri follower dicono che si divertono e che trasmettiamo gioia, serenità, spensieratezza. Per questo motivo abbiamo in cantiere un progetto che abbiamo già scritto: un docu-reality per l’Italia - svela - speriamo di avere presto l’ok di una rete''.
"Nella mia vita ho avuto tanti corteggiatori ma un solo grande amore - svela la Russo - Enzo Paolo. Stiamo insieme da ben 40 anni. Abbiamo entrambi la volontà di mantenere quello che abbiamo creato, poi abbiamo dei caratteri completamente diversi ma gli obbiettivi sono gli stessi e questo ci aiuta perché tra noi c’è sempre un confronto costruttivo che mantiene vivo il rapporto e questa è una grande fortuna''. La Russo racconta che a legarli è stata anche la loro grande passione per la danza: ''Il lavoro ci ha legato tanto - continua - stare con lui per me è un piacere, un valore aggiunto. Ho conosciuto Enzo nel 1982, lui non voleva mischiare il lavoro con la vita privata ma a me piaceva molto. Mi aveva incuriosito perché lui mi ignorava totalmente ma alla fine ha capitolato'', dice Carmen scoppiando in una fragorosa risata - Io mentalmente mi sono sempre vista in una vita di coppia, non in una vita individuale sempre alla ricerca di qualcosa. Poi se io mi sono innamorata di lui quaranta anni fa e lui non è cambiato perché dovrei lasciarlo? - scherza - Ovvio che in vecchiaia si peggiora tutti ma anche io sono invecchiata'', conclude la Russo.
Sui suoi esordi nel mondo dello spettacolo Carmen ricorda: ''Ho iniziato la mia carriera partecipando a Miss Italia (nel 1973, ndr), all’epoca erano quelli gli obbiettivi per una ragazza che voleva farsi conoscere nel mondo dello spettacolo. Poi dopo diversi servizi fotografici di presentazione feci la mia prima apparizione a soli 15 anni e mezzo in un film con Paolo Villaggio ('Di che segno sei?' di Sergio Corbucci del 1975, ndr), sono grata di aver fatto una grande, importante e lunga gavetta che continua ancora. 'Playman' fu il mio trampolino di lancio - ammette la Russo - feci una copertina notevole per i Mondiali di Calcio del 1982 che vendette ben 450mila copie''. Sul suo rapporto con il nudo Carmen dice di non aver mi provato imbarazzo: "Per me era lavoro - spiega - come non mi sono mai sentita in imbarazzo a ballare in bikini. Ricordo che quando feci 'Jane e Tarzan', un programma che andava in onda su Rai1 nel 1989 indossavo un bikini molto sexy, però ballavo come una forza della natura. Non mi sono mai accontentata dell’aspetto fisico, volevo sempre che, accanto all’aspetto estetico, venisse fuori il mio talento''.
''Dopo 'Playman' - ricorda ancora la Russo - mi chiamo’ Pingitore e feci con lui tre spettacoli. Allora 'Il Bagaglino' non andava in televisione ma si faceva solo in teatro. Poi feci una tournée estiva molto bella con dieci ballerini ed è lì che conobbi Enzo Paolo (Turchi, ndr) che mi allestì tutto lo spettacolo. Ricordo che tutta Italia ne parlava perché mi esibii nei locali più belli e una sventolona che ballava e faceva le prese non passò inosservata. Poi mi chiamò Ricci per fare 'Drive in', che fu il mio più grande successo''. All’epoca si vociferava che avesse una storia con Falcao, è vero? ''Ma quando mai - risponde - appena uscivi e andavi a una festa o a una cena ti facevano le foto ed ecco che uscì la foto con Falcao. Quando ho fatto 'Grand Hotel' su Canale 5 - ricorda ancora la showgirl - in ogni puntata c’era un ospite internazionale e io facevo uno sketch con lui e una volta sono caduta tra le braccia di Alain Delon e scrissero tutti che mi corteggiò. Quale è La verità? Una volta mi disse: 'Se non ci fosse tuo marito...' ma niente di più. A 'Grand Hotel' conobbi anche Tony Curtis che mi chiuse in una valigia nella camera da letto - continua Carmen - e i protagonisti dei 'I Jefferson' e infine il grande Mario Merola''.
E Federico Fellini? ''Era un uomo con uno sguardo importante - continua - sono stato un mese al Teatro 5 di Cinecittà dove si girava 'La città delle donne' per poi fare solo venti secondi di scena ma per me quel mese è stata una scuola impagabile. Lui arrivava, vedeva tutte le scene, girava, a volte improvvisava cioè decideva lì per lì cosa fare quel giorno ma per me, a soli 18 anni, andare al trucco tutti i giorni per un mese e vedere persone come Fellini e Mastroianni fu un emozione enorme. Fellini mi chiamava 'La Russina' - racconta Carmen - perché avevo i fianchi molto stretti e quindi ogni volta che passava mi dava una pacchetta sul sedere ma amichevolmente e mi diceva: 'Russina come stai?'. Poi ci siamo rivisti anche con Enzo Paolo all’aeroporto, ho dei ricordi fantastici di lui, mi ritengo fortunata di aver conosciuta persone così importanti''. Tra i personaggi che ha amato di più la Russo c'è stata Raffaella Carrà: ''Era un mito, una grande professionista. Ogni volta che la vedevo speravo di fare almeno il dieci per cento di quello che faceva lei, lei era una star internazionale''.
Infine la showgirl parla del suo grande amore per la Spagna che considera, da un punto di vista professionale, la sua seconda patria: ''La Spagna per me è come una seconda patria, lì mi conoscono come in Italia, ho partecipato a una edizione 'Superviventes' ('L’isola dei famosi' spagnola) dove ho vinto dopo essere stata per ben due mesi da sola su un'isola in spiaggia. In spagna ho condotto anche dei programmi come 'Buona domenica' in spagnolo e facevo un programma del sabato sera con un conduttore stile Fiorello. Dalla Spagna - ricorda - mi invitarono al Festival di Acapulco che è come Sanremo qui in Italia, come ospite internazionale e li’ feci tre serate con 40 ballerini, fu una cosa memorabile - sottolinea la showgirl - in tre giorni fecero 400 milioni di telespettatori. Dalla Spagna mi si aprì anche un grande mercato in Sudamerica''. La Russo svela di avere solo un rimpianto: "Andai a Buenos Aires per Canale Nueve dove fui invitata come ospite e feci degli ascolti incredibili per cui mi chiamò il presidente di questa rete televisiva e propose a me e a mio marito un contratto bellissimo e lunghissimo ma all'epoca avevo un impegno con Rai1 per un programma che si chiamava 'Stelle sull’acqua' dove io presentavo e mi sono giocata quel contratto. Però alla fine sono felicissima lo stesso, non mi posso lamentare'', conclude.
(di Alisa Toaff)