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Motori Al Museo Nicolis il Vicenza Classic Car Show celebra le auto americane dagli anni '20 ai '50

Al Museo Nicolis il Vicenza Classic Car Show celebra le auto americane dagli anni '20 ai '50

Presso i padiglioni della Fiera di Vicenza, dal 19 al 21 aprile, si svolgerà il  Vicenza Classic Car Show, l’esclusiva rassegna di rari capolavori che interpretano il sogno americano dai ruggenti anni ’20 fino agli anni ’50 in un’esposizione pop, a cura del Museo Nicolis.

Il Museo di Villafranca di Verona vanta una delle più suggestive esposizioni private del mondo attraverso 10 collezioni che testimoniano l’ingegno umano e narrano della storia dell’auto, della tecnologia e del design del XX secolo. Tutto nasce dall’estro e dalla lungimiranza del suo fondatore Luciano Nicolis, un imprenditore veronese, pioniere dell’arte del riciclo, che negli anni ’60, in tempi non sospetti, ideò un sistema efficace per recuperare la preziosissima carta. La sua azienda Lamacart si affermò velocemente quale realtà leader nel recupero dei materiali a base di cellulosa, operando a livello globale con processi e tecnologie all’avanguardia. Nel frattempo, la passione del recupero si estese al collezionismo di svariati oggetti diversi tra loro, ma tutti animati da un principio meccanico e radunati nell’omonimo museo, inaugurato nel 2000.

Oggi la gestione della struttura, indicata come esempio della moderna Cultura d’Impresa, è affidata a Silvia Nicolis, presidente del Museo e figlia di Luciano, che ha puntato sulla promozione della cultura, sul turismo e sulla valorizzazione del territorio. Le 10 collezioni testimoniano un patrimonio culturale di grande spessore con oltre 200 auto d’epoca, 114 biciclette, 104 motociclette, 500 macchine fotografiche, cineprese e cinematografiche, 100 strumenti musicali e jukebox, 102 macchine per scrivere, aeromobili e strumenti e combinazioni di volo, un’area militare con cimeli della Prima e Seconda Guerra Mondiale e modellini di automobili, treni e aerei. Anche una rara collezione di strumenti di guida che comprende 106 volanti delle sofisticate monoposto di F1 e volanti da turismo, gran turismo e sport e motori di motociclette, automobili e aerei. Innumerevoli opere dell’ingegno umano esposte secondo itinerari antologici, storici e stilistici.

Un Museo Diffuso che, di fatto, sperimenta nuove forme di comunicazione che rendano più interessante l’approccio del pubblico, incluso quello dei più giovani, esulando dal mero concetto classico di museo e che allo stand di Vicenza Classic Car Show accoglierà i visitatori in un contesto estremamente suggestivo per calarli in un’atmosfera da set hollywoodiano degli anni ’50, nel pieno del boom economico statunitense.

Entrando nel salottino dell’epoca, al ritmo delle hit dei gloriosi anni del rock ‘n’roll – grazie ad un Juke Box originale dell’epoca in perfetto stato – non si potrà che rimanere incantati da una Ford Thunderbid del 1955, vero emblema del sogno americano, sinonimo di libertà, conquista di spazi aperti e inno di un’epoca spensierata, dove tutto sembrava possibile. Dotata di motore V8, vetri elettrici e sedili regolabili, offriva ai suoi due passeggeri lusso e comodità. Il moderno disegno della carrozzeria, esaltato dal parabrezza panoramico in voga all’epoca, si distingueva per le pinne posteriori che nelle serie successive assunsero dimensioni molto più esasperate. La bombatura sul cofano permetteva di alloggiare il carburatore a quattro corpi della versione più potente in grado di erogare 285 CV. Il modello esposta è la Prima Serie, prodotta dal 1955-1957 e attualmente il più apprezzato e ricercato dai collezionisti.

Numerose le citazioni cinematografiche da “Thelma&Louise” e la famosa fuga a bordo della Thunderbird turchese metallizzata del 1966, passando da “American Graffiti “(1973) in cui l’auto veniva condotta da Richard Dreyfuss e Suzanne Somers fino al memorabile “Grease” del 1978 ma ambientato negli anni’50, in cui John Travolta, nei panni di Danny Zuko, interpretava il vice leader dei T-Birds (diminutivo di Thunderbirds),  un’euforica banda di studenti che sfidava gli antagonisti Scorpions in una competizione automobilistica da batticuore.

Per gli amanti delle bici, inoltre, uno straordinario esemplare di Five Star Superb, classe 1950, dall’accattivante livrea bicolore verde-crema. Prodotta dalla storica Casa californiana Columbia, una delle maggiori produttrici mondiali di biciclette, è una bici da uomo dal design molto particolare, con una sofisticata sospensione anteriore e una sorta di contenitore pseudo serbatoio, sotto tubo.

Allo stand non manca anche una curiosità Made in US che ci riporta agli anni ’20 del secolo scorso: un’esemplare di Ford Model T (dotata di sci) del 1923, frutto della prima catena di montaggio applicata da Ford in larga scala nel settore automotive e incarnazione della filosofia Ford, dotata di  carrozzeria intercambiabile, freno a pedale sulla trasmissione e a leva sulle sole ruote posteriori, cambio epiciclico a due velocità e retromarcia con comando a pedale. Un’ auto per tutti, protagonista di celebri pellicole del cinema in bianco e nero, da “Tempi Moderni” in cui Charlie Chaplin interpretava l’uomo schiavo della macchina con riferimento alla catena di montaggio fino all’auto di tutti i giorni utilizzata dal celebre duo di comici Stanlio&Ollio.

La curiosità è offerta dell’optional SCI per viaggiare sulla neve, al posto delle ruote anteriori. Nel 1908 fu presentata al pubblico e proposta al prezzo di 825 dollari che all’epoca corrispondeva allo stipendio medio di due mesi e mezzo di un impiegato americano.  Un’auto robusta e versatile, dotata di piccolo motore 4 cilindri da 20 CV che garantiva una velocità massima di 72 km/h e con una caratteristica particolare: si poteva avere esclusivamente in colore nero.

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