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Videogiochi, il ruolo dei genitori per un uso responsabile

I videogiochi sono parte della vita quotidiana dei ragazzi e, per i genitori, monitorare l’attività videoludica dei propri figli non è semplice. Scopriamo alcuni consigli utili.

I videogiochi occupano una larga fetta del tempo libero dei ragazzi e sono una delle abitudini preferite dalla Generazione Alpha: ne fanno uso più della metà dei bambini italiani tra i 6 e i 10 anni e oltre il 70% dei preadolescenti tra gli 11 e i 14 anni. Questi strumenti rappresentano spesso una fonte di preoccupazione per i genitori, che temono che i propri figli passino troppo tempo davanti allo schermo, trascurando altre attività e isolandosi dalla realtà.

Il ruolo dei genitori nel gestire l’utilizzo dei videogiochi

I genitori svolgono un ruolo cruciale nel guidare i loro figli attraverso il mondo virtuale dei videogiochi. Piuttosto che imporre il controllo, è importante promuovere un dialogo aperto ed educativo, in cui si discutano i contenuti dei giochi e si stabiliscano regole chiare sull’utilizzo consapevole di questi strumenti. Diventa importante affrontare l’argomento con i propri figli in modo costruttivo, cercando di comprendere che i videogiochi possono offrire anche molte opportunità di apprendimento e sviluppo.

Videogiochi e bambini: alcuni consigli per un uso responsabile

La vera sfida consiste nell’aiutare i ragazzi a bilanciare le proprie attività di svago e ad essere consapevoli del valore del tempo che hanno a disposizione. Vediamo qualche consiglio utile.

Non demonizzare i videogiochi

Molti genitori tendono a prendere le distanze e a criticare questo tipo di strumenti di gioco, senza sapere che, come spiega la psicologa Manuela Cantoia - docente all’Università Cattolica di Milano – i videogiochi hanno anche effetti positivi per l’apprendimento, lo sviluppo di abilità cognitive, di ragionamento, la presa di decisioni e la gestione degli obiettivi. Non tutti i videogiochi sono uguali e non è tanto lo strumento in sé ad essere nocivo, ma un suo utilizzo compulsivo.

Conoscere e avvicinarsi al loro mondo

Il genitore deve dialogare con il figlio, cercare di condividere con lui i suoi interessi, stargli vicino e a volte proporre sessioni di gioco insieme. Il gioco condiviso rende più semplice per il genitore capire le passioni e il modo di utilizzo del videogioco e permette di costruire anche un legame più forte basato sulla fiducia reciproca.

Concordare insieme il tempo di gioco

I figli devono sapere che possono giocare con i videogiochi c’è, ma ha c‘è un limite. È importante stabilire insieme il tempo massimo da dedicare al gioco, magari utilizzando anche un orologio in modo che si rendano conto quanto sono stati davanti allo schermo e mantengano un contatto con la realtà. Dovrebbe essere vietato l’uso notturno perché interferisce con la qualità e la quantità del sonno. 

Non interrompere il gioco bruscamente

Molti genitori, esasperati, arrivano a staccare la spina o la connessione Internet pur di interrompere il gioco che non riescono a fermare. Questi comportamenti attivano spesso reazioni di rabbia, frustrazione e conflitto che non portano a nulla. Si rischia di perdere la fiducia portando i ragazzi a giocare di nascosto o a trovare espedienti per arginare il problema.

Evitare il sequestro dello strumento di gioco

Sequestrare la console ad un ragazzo che è abituato a giocare molto spesso è una punizione molto pesante che va ad intaccare le abitudini profonde e può creare anche momenti di forte destabilizzazione. Il sequestro viene visto come una violazione dello spazio ed è invece importante cercare di raggiungere dei compromessi che siano in grado di far comprendere che le regole imposte non sono una punizione.

Proporre alternative valide

È importante che i genitori aiutino i ragazzi a svolgere attività di svago e divertimento fuori dal mondo virtuale, magari organizzando incontri con gli amici o proponendo attività che sanno essere di loro particolare interesse.

Gli alleati dei genitori per un uso responsabile dei videogiochi

Nel difficile compito di accompagnare i bambini e i ragazzi verso un utilizzo equilibrato e consapevole dei videogiochi, i genitori possono avvalersi dell’aiuto di alcuni validi alleati.

Classificazione PEGI

Il Pan European Game Information (PEGI) è un sistema di classificazione europeo utilizzato per etichettare i videogiochi in base alla loro idoneità per le diverse fasce d’età. Di fatto, indica l’età minima consigliata per l’utilizzo in base ai contenuti sensibili che vengono mostrati all’interno del gioco. 
Un consiglio utile può essere quello di condividere con il proprio figlio il momento di acquisto, dandogli libera scelta all’interno di un gruppo selezionato di giochi adatti a lui. 

Sistemi di Parental Control

Gli strumenti di Parental Control aiutano i genitori ad impostare i limiti di utilizzo delle console di gioco. Su ogni dispositivo è possibile inserire impostazioni per selezionare a quali giochi i bambini possono accedere, impostare i limiti di tempo e imporre la richiesta di autorizzazione per l’acquisto di contenuti scaricabili online. 

Navigare insieme in sicurezza

Per aiutare i genitori a insegnare ai propri figli un utilizzo consono e responsabile delle piattaforme di gioco e in generale tutelarli durante la loro esperienza in rete, WINDTRE propone il corso educativo per genitori “Famiglie digitali oggi: navigare insieme in sicurezza” che rientra nel percorso di digital Education Neoconnessi. Una delle lezioni riguarda proprio i videogiochi con spunti interessanti e innovativi per affrontare il tema.

L’obiettivo di WINDTRE è quello di guidare i genitori, attraverso 10 lezioni su 10 temi fondamentali relativi all’uso corretto della tecnologia, e permettere loro di impostare regole chiare e buone prassi per consentire a bambini e ragazzi di scoprire in sicurezza tutte le opportunità di Internet.

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