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Tecnologia Grooming: che cos’è, come riconoscerlo e come prevenirlo

Grooming: che cos’è, come riconoscerlo e come prevenirlo

L’adescamento di minori online è un fenomeno purtroppo in  forte espansione. Scopriamo cosa dice la legge e quali sono i consigli e gli strumenti utili per riconoscere il cosiddetto grooming ed evitarlo.

Il digitale offre diverse occasioni per migliorare l’esperienza personale nelle varie fasi della vita e in diversi campi. Formazione, lavoro, tempo libero: non esiste attività umana che non sia attraversata dalle opportunità offerte dalla rete.

Tuttavia, così come avviene nella realtà, non tutti utilizzano le opportunità offerte dal digitale per scopi positivi, come nel caso del fenomeno del “grooming”. Scopriamo in cosa consiste e come contrastarlo.

Cos’è il grooming

Con il termine “grooming” si indica l’adescamento di minori online. Ciò può avvenire prevalentemente all’interno degli ambienti digitali maggiormente frequentati dalle nuove generazioni come le chat e i servizi di messaggistica istantanea, i social network, blog e forum, piattaforme videoludiche; qui un adulto con cattive intenzioni può stabilire un primo contatto con un minore sprovvisto dei giusti filtri per riconoscere il pericolo.

L’espressione deriva dal verbo inglese “to groom”, che significa “strigliare, pulire, prendersi cura di (un animale, un cavallo)”. Secondo una ricostruzione dell’etimologia della parola fatta dall’Accademia della Crusca, il “groom” era originariamente un individuo di posizione inferiore, un servitore, un garzone, in genere addetto appunto alla cura delle stalle. Quando si parla di grooming, quindi, si sottintende una relazione tra due o più persone di cui almeno una si trovi in posizione di inferiorità, sottomissione, dipendenza anche emotiva.

Esempi di adescamento online

Gli adescatori seguono i profili dei giovanissimi sul web e ne studiano gusti e punti deboli con l'obiettivo di attrarli nella propria rete. Nella maggior parte dei casi, essi individuano la propria vittima in chat e iniziano una conversazione su argomenti banali e tipici della vita di un bambino o di un ragazzo come la scuola, gli amici, gli hobby.

L’adescatore, che solitamente utilizza un’identità fittizia e tende a mentire sulla propria età anagrafica, cerca di stabilire fin dall’inizio un rapporto di fiducia con la vittima; una volta raggiunto un minimo di empatia, l’adescatore passa alle richieste dirette, a volte in cambio anche di piccole ricompense, come racconti intimi, foto osé, perfino quella di un incontro reale.

Cosa prevede la legge

Per contrastare il fenomeno del grooming, la legge n.172 del 1° ottobre 2012 di ratifica della Convenzione di Lanzarote prevede l'introduzione del nuovo reato di "adescamento di minorenni" (art. 609-undecies del codice penale). La legge prevede che chiunque “adesca un minore di anni sedici, è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da uno a tre anni. ”Per adescamento si intende“ qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione.” È previsto un aumento di pena se il reato è commesso da più persone riunite o da persona che fa parte di un'associazione per delinquere e al fine di agevolarne l'attività.

Come contrastare il grooming

In Italia l'azione di lotta alla pedofilia online è condotta quotidianamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, specialmente attraverso l'attività del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet.

Ecco alcuni consigli e raccomandazioni dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni rivolte ai genitori: è essenziale che il proprio figlio sia al corrente dei rischi relativi al grooming e sia consapevole che on-line non tutti sono quello che dicono di essere. Gli adescatori online si fingono coetanei per creare il clima di confidenza e fiducia che può portare all'incontro offline e al probabile abuso.

La forte diffusione in Italia della connettività tramite mobile e la forte attrattiva esercitata dai social network sui giovani hanno spinto progressivamente gli abusanti a privilegiare i contatti via web; per questo motivo è fondamentale l’attività di filtro e di monitoraggio da parte di educatori e genitori per consentire anche ai bambini di esplorare tutte le opportunità di Internet e dei device senza rischi.

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