Firma digitale, a cosa serve e come si ottiene
Nel contesto sempre più digitalizzato in cui viviamo, la firma digitale si rivela un'ancora di autenticità essenziale per la validità dei documenti condivisi. Adottata su larga scala negli anni ’90 con lo sviluppo di algoritmi crittografici avanzati e l'introduzione dell’infrastruttura a chiave pubblica (PKI), ovvero la tecnologia alla base dei certificati digitali, garantisce sicurezza e affidabilità in un mondo in cui le transazioni e le comunicazioni avvengono sempre più attraverso strumenti informatici. Ma quando esattamente è necessaria una firma digitale e come viene regolarizzata? Scopriamo tutte le informazioni principali.
Cos'è una firma digitale e perché è importante
La firma digitale è l'equivalente elettronico di una firma su un documento cartaceo. Si basa su algoritmi matematici avanzati per garantire l'autenticità, l'integrità e la non ripudiabilità del documento firmato.
Nell'era della digitalizzazione, dove contratti, transazioni finanziarie e comunicazioni avvengono tramite internet, la firma digitale offre un mezzo sicuro per garantire che i documenti siano stati verificati e approvati dalle parti coinvolte.
In quali casi è necessaria
Questo strumento può rendersi utile e necessario in una serie situazioni:
- Contratti online: contratti di lavoro, contratti di vendita e accordi commerciali sono solo alcuni dei documenti che richiedono una firma digitale per garantire la loro validità legale.
- Comunicazioni ufficiali: documenti inviati attraverso la posta elettronica o pubblicati online, come relazioni aziendali, comunicati stampa e dichiarazioni finanziarie, possono richiedere una firma digitale per autenticare l'origine e l'integrità del contenuto.
- Transazioni finanziarie: transazioni bancarie, pagamenti online e accordi finanziari spesso richiedono una firma digitale per garantire la sicurezza e l'autenticità delle operazioni.
In sostanza, la firma digitale è necessaria in tutti quei contesti in cui è fondamentale garantire l'autenticità e l'integrità dei documenti e delle transazioni digitali.
Come viene regolarizzata
La firma digitale è regolamentata da leggi e normative specifiche in ogni giurisdizione. Normalmente il processo di regolarizzazione coinvolge l'utilizzo di certificati digitali emessi da autorità certificate, che garantiscono l'autenticità della firma e la sua conformità con le leggi locali e passa dalla generazione delle chiavi criptografiche, dalla loro certificazione, fino alla creazione e verifica della firma e alla regolamentazione legale.
Come ottenere la firma digitale
Come spiega AgID, l'Agenzia per l'Italia Digitale, per ottenere la firma digitale è necessario innanzitutto ai prestatori di servizi fiduciari accreditati, che possono essere sia soggetti pubblici che privati. Questi enti, sotto la supervisione di AgID, rilasciano certificati qualificati per la firma digitale e certificati di autenticazione per le carte nazionali dei servizi. La firma digitale è generata utilizzando una coppia di chiavi digitali asimmetriche assegnate in modo univoco a un individuo, noto come titolare: la chiave privata è conosciuta esclusivamente dal titolare e viene utilizzata per creare la firma digitale da apporre al documento, mentre la chiave pubblica viene utilizzata per verificare l'autenticità della firma. Questo approccio, noto come crittografia a doppia chiave, assicura una sicurezza completa poiché la chiave pubblica non può essere utilizzata per ricreare la chiave privata.