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Tecnologia Brillamenti Solari e tempeste geomagnetiche: possibilità di impatto e conseguenti blackout sulla Terra

Brillamenti Solari e tempeste geomagnetiche: possibilità di impatto e conseguenti blackout sulla Terra

(Tecnologia) - Negli ultimi giorni, la NASA e la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) hanno segnalato un'intensa attività solare i cui effetti potrebbero influenzare in modo significativo le comunicazioni e le reti elettriche sulla Terra. Il 13 luglio 2024, una potente eruzione solare di classe X, proveniente dalla macchia solare AR3738, ha causato blackout radio in Australia, Sud-est asiatico e Giappone. Questa esplosione ha rilasciato una grande quantità di radiazioni elettromagnetiche, provocando disturbi significativi nelle comunicazioni ad alta frequenza (HF) e potenzialmente influenzando i sistemi di navigazione GPS. Una nuova eruzione solare, di classe X1.9, registrata il 16 luglio, sembra aver causato blackout radio su una buona parte dell'Oceano Atlantico e su alcune regioni di Africa, Europa e parti delle Americhe.

Le radiazioni di queste eruzioni viaggiano alla velocità della luce, ionizzando l'atmosfera superiore terrestre e creando un ambiente più denso per le onde radio, che perdono energia a causa delle collisioni con gli elettroni, causando così la degradazione o l'assorbimento completo dei segnali radio.

La NOAA ha avvertito che queste eruzioni hanno il potenziale per interrompere le comunicazioni radio e satellitari sulla Terra, nel momento in cui le radiazioni potrebbero avere un impatto su di noi, ovvero tra mercoledi e venerdì. In particolare, c'è una probabilità del 60% che si manifestino più brillamenti solari di medio livello o di classe M entro le prossime 24 ore e una probabilità del 15% di un brillamento di classe X ancora più estremo, che potrebbe innescare blackout radio in tutto il mondo.

Un avviso di tempesta geomagnetica è stato emesso per mercoledì 24 luglio e potrebbe protrarsi fino a venerdi 26, come risultato di un'attività di espulsione di massa coronale sul lato opposto del sole avvenuta il 21 luglio, ha dichiarato la NOAA.

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