Apple apre alla realtà virtuale di gruppo con le Spatial Persona di Vision Pro
(Tecnologia) - Apple ha lanciato un aggiornamento per gli utenti di Vision Pro, il visore per realtà mista disponibile al momento solo negli Usa, elevando l'esperienza delle videochiamate a un livello del tutto nuovo. Da oggi, le "Persona" di Vision Pro, precedentemente limitate a una presenza quasi spettrale nelle chiamate FaceTime, acquisiscono una nuova dimensione di interazione grazie alla compatibilità con le app che supportano SharePlay. Questa novità apre la strada a una collaborazione più immersiva, permettendo agli utenti di giocare, guardare contenuti multimediali o semplicemente trascorrere tempo insieme in modi completamente nuovi.
Il concetto di "Spatial Persona" introdotto da Apple mira a ricreare la sensazione di condivisione dello stesso spazio fisico con altri utenti. Un'idea che, sebbene presentata nelle anteprime per sviluppatori lo scorso anno, fa il suo debutto ufficiale solo ora nell'ambito della beta di Persona. La tecnologia consente a ciascun utente di personalizzare la propria esperienza visiva, modificando la posizione degli oggetti nella scena virtuale senza alterare la visualizzazione altrui. In aggiunta, l'audio spaziale intensifica la percezione della presenza altrui nello spazio condiviso, arricchendo ulteriormente l'esperienza.
Per accedere a questa funzionalità, gli utenti dovranno aggiornare i loro dispositivi almeno alla versione VisionOS 1.1 e selezionare l'opzione "Spatial Persona" durante una chiamata FaceTime. Le sessioni possono includere fino a cinque partecipanti contemporaneamente, promettendo di rendere ogni incontro virtuale un'esperienza unica e coinvolgente. Sebbene l'efficacia di questa nuova feature debba ancora essere valutata approfonditamente, soprattutto considerando che per ora funziona solo con le app compatibili con SharePlay e lo stato ancora emergente dell'app store di Vision Pro, l'entusiasmo attorno a questa innovazione è palpabile. La prospettiva di rendere le interazioni virtuali meno solitarie, "invitando" un amico a condividere un film o un gioco, apre scenari futuristici di socializzazione e lavoro a distanza.