Porti, Musolino (Adsp Mtcs) a conferenza Malta su decarbonizzazione e sviluppo
Malta, 8 nov. - (Adnkronos) - Il Presidente dell'AdSP Mtcs Pino Musolino ha partecipato, oggi, a Malta alla Conferenza, organizzata da Malta Freeport, sulle tematiche della decarbonizzazione e i possibili sviluppi per il futuro dei porti. Nel suo intervento, nel panel dedicato ai porti e alla decarbonizzazione, il presidente Musolino ha sottolineato quanto, oggigiorno, sia importante nei nostri porti incentrare le scelte economiche e quelle infrastrutturali maggiormente orientate alla salvaguardia ambientale. Il porto di Civitavecchia, in tal senso, è un esempio, in quanto, da ormai più di tre anni e per prima nel panorama nazionale, sta andando nella direzione di sostenibilità ed innovazione: la fotovoltaizzazione degli edifici portuali, la prima hydrogen valley portuale italiana ottenendo un finanziamento europeo LIFE3H, il primo progetto di mobilità a idrogeno del centro Italia, la pianificazione di strutture a supporto di Offshore Wind farms (tutte da finanziare però), la realizzazione della prima comunità energetica portuale rinnovabile d’Italia. Tutti investimenti che, in maniera integrata, potrebbero aumentare la industrializzazione di tutti i territori interessati, ma in direzione di piena sostenibilità e tutela ambientale, anche con percorsi di economia circolare.
All'interno dei nostri porti abbiamo gli spazi e le capacità per poter sviluppare energia elettrica e carburanti di nuova generazione, come ad esempio il metanolo e l'ammoniaca. A Civitavecchia stiamo provando ad insediare un impianto di economia circolare, che dal trattamento della plastica riesca a produrre il metanolo. Quello di rinnovabili e carburanti è un campo dove sarebbe importante riuscire ad arrivare primi.
A margine del suo intervento, il numero uno di molo Vespucci, Pino Musolino ha sottolineato quanto sia importante che Europa, in primis, ed Italia traccino la strada per avere una politica del costo medio e standardizzato dell'energia fornita alle navi in quanto garantirebbe maggiore stabilità ed equità nella scelta dei porti dove rifornirsi.