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Economia Nuovo decreto Superbonus: cosa cambia?

Nuovo decreto Superbonus: cosa cambia?

(Adnkronos) - Il tema del Superbonus e delle sue continue rivisitazioni in chiave normativa è giunto ad un nuovo punto. Con la recente approvazione, infatti, il nuovo decreto diventa legge. Tra le principali novità introdotte, segnaliamo la detrazione Irpef per tutte le spese effettuate nel 2024 che viene spalmata in 10 anni, oltre alla conferma dello stop alla cessione del credito e al divieto di compensazione dei crediti legati al Superbonus con debiti Inps e Inail. Nel dettaglio, con il nuovo decreto Superbonus, le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 danno diritto alla detrazione in 10 quote annuali, rispetto alle 4 o 5 quote sinora previste a seconda della tipologia di bonus. Per le imprese che hanno applicato lo sconto in fattura, rimane la possibilità di utilizzare il credito corrispondente in compensazione in 4 anni. Inoltre, con l’entrata in vigore della legge, vengono definitivamente eliminate le residue possibilità di sconto in fattura e cessione del credito, con la sola eccezione degli interventi effettuati nelle aree dei crateri sismici. La nuova normativa inoltre prevede che dal 1° gennaio 2025 le banche e gli istituti di credito non potranno più utilizzare i crediti derivanti dal Superbonus e dai bonus edilizi precedentemente acquistati per compensare i contributi Inps e Inail dovuti. Inoltre, viene stabilito che le banche e gli istituti di credito che hanno acquistato i crediti ad un prezzo inferiore al 75% potranno utilizzare tali crediti in sei anni, anziché in quattro, mentre la quota di credito non utilizzata non potrà essere usufruita negli anni successivi. Infine, viene sancito che in relazione agli interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza antisismica, diventa obbligatoria la presentazione di documenti aggiuntivi da inviare a Enea e al Portale nazionale delle classificazioni sismiche, come previsto nell’articolo 3 del Dl 39/2024.

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