Legno da costruzione: tipologie principali e caratteristiche
(Adnkronos) - Uno dei materiali da costruzione per eccellenza è il legno. Oggi come un tempo, infatti, grazie alle numerose varietà, ciascuna con le proprie caratteristiche e alla proverbiale versatilità, il legno è impiegato massivamente in edilizia: dai sistemi costruttivi all'isolamento termico, dai serramenti all'interior design. Tra le caratteristiche più ricercate del materiale ligneo c'è la resistenza che permette di distinguere due macro categorie: legno duro e legno tenero. Nel primo caso le essenze sono più compatte come quercia, frassino, noce e castagno. Nella seconda categoria invece vi sono legni più morbidi e facilmente lavorabili, tra cui l'abete (rosso o bianco) e il pino.
Con specifico riferimento ai legnami da costruzione, a farla da padrone è l'Abete Rosso non solo in virtù della sua ampia diffusione in natura, ma anche per le doti morfologiche, con fusto, alto e uniforme, la duttilità e il costo piuttosto contenuto rispetto ad altre essenze lignee. Tra le sue caratteristiche principali vi sono la facilità di lavorazione, il fatto di essere poco impregnabile e di avere una buona capacità di incollatura. Per questo, risulta particolarmente indicato per impieghi interni in strutture non esposte. Si tratta di un legno morbido, al test di Janka risulta avere una durezza 191 kgf. L'Abete Bianco risulta simile al Rosso per caratteristiche fisiche-meccaniche, ma con un indice di durezza più basso (145 kgf) e anche meno disponibile. Passando ai legni duri, il Larice è uno dei più indicati per impieghi in zone umide e per il contatto con gli agenti atmosferici, quindi soprattutto per rivestimenti esterni. Risulta moderatamente trattabile e con un indice di durezza Janka piuttosto elevato, 336 kgf. Similmente, il Pino Silvestre risulta particolarmente indicato per utilizzi esterni, ma anche interni, per pannelli, tavole, scandole, oltre ad avere un indice di durezza Janka elevato, 299 kgf. Alle nostre latitudini il Castagno è uno dei legni più celebri, utilizzato già nel passato per le lavorazioni di travi e travature dei tetti grazie alle sua elevata durabilità e alla capacità di resistere agli agenti atmosferici, agli insetti e ai funghi. I suoi impieghi comprendono anche rivestimenti esterni e interni, pannelli, tavole, scandole, pavimenti. Il legno di Faggio è uno di quelli a più alto indice di durezza (590 kgf) e tra quelli più diffusi nel nostro Paese. Oltre all'elevata resistenza, presenta facilità di lavorazione. Al contrario, è soggetto agli effetti dell'umidità e agli attacchi biologici di insetti e funghi, per tale motivo necessita di essere adeguatamente tratto. In ogni caso risulta più indicato per utilizzi interni come tranciati, pannelli in legno, rivestimenti. La Quercia e le sue varianti più impiegate in edilizia– Rovere, Roverella, Farnia, Cerro – sono molto diffuse specie in Europa. Le sue caratteristiche di durezza elevata, resistenza e buona lavorabilità, rendono queste essenze indicate per rivestimenti esterni, oltre che per lamellare, carpenteria, pannelli, parquet, botti.
Infine, uno dei legni duri più diffusi nel bacino del Mediterraneo ma anche in Giappone, è il Cipresso, un'essenza però difficile da trattare e a media lavorabilità, impiegato soprattutto per mobili, falegnameria esterna e in estremo oriente per templi, pagode e architetture religiose.