Il Loan to value nel calcolo del mutuo
(Adnkronos) - Quando per acquistare casa si ricorre al mutuo, l’istituto di credito a cui ci si rivolge richiede una serie di dati e informazioni per poter valutare circa la possibilità di aprire il credito. Tra le variabili che influiscono nell’analisi attuata dalle banche prima di concedere un mutuo c’è il Loan to value (LTV). Si tratta di un valore che influisce in misura importante sull’esito del prestito bancario ed è rappresentato da un parametro finanziario che si ottiene dividendo la cifra del prestito richiesto per il valore dell’immobile che si desidera acquistare e viene espresso in percentuale. Per semplificare, se il valore di un immobile è 300 mila euro e il cliente ha a disposizione 150 mila euro, il Loan to value sarà pari al 50%. In sintesi, il Loan to value consiste nel rischio che la banca si assume nel momento in cui accetta di concedere un mutuo per la compravendita di un immobile. Il peso del LTV sull’importo complessivo del mutuo è evidente: più sarà alta la percentuale del rischio assunto dalla banca più saranno alti gli interessi sul prestito. Nell’attuale sistema bancario il Loan to value ha una soglia massima pari all’80% oltre la quale non vengono solitamente concessi mutui. Detto ciò, non è da escludere che alcuni istituti di credito concedano mutui anche con un LTV pari al 100%, al fine di attrarre nuova clientela, ma è evidente che il rischio in tali casi sia piuttosto elevato, visto che viene finanziato l’intero valore dell’immobile.