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Economia Il concordato preventivo biennale

Il concordato preventivo biennale

(Adnkronos) - Il nuovo regime fiscale ha introdotto il concordato preventivo globale, uno strumento che dovrebbe semplificare gli adempimenti tributari dei contribuenti. In sintesi, consente per due anni di poter versare i tributi dovuti non sulla base di quanto effettivamente guadagnato, ma sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate. Il concordato preventivo biennale può essere utilizzato da contribuenti di minori dimensioni che rientrano nel regime forfettario, titolari di reddito d’impresa o lavoratori autonomi con i seguenti requisiti: avere un punteggio di affidabilità ISA pari almeno a 8, calcolato sulla base dei dati fiscali dell’anno precedente; assenza di debiti tributari significativi; regolare presentazione della dichiarazione dei redditi. La procedura di adesione parte dall’utilizzo di un apposito software per la raccolta dei dati necessari per l’elaborazione della proposta di concordato. I contribuenti hanno tempo fino al 15 ottobre per aderire alla proposta. Una volta accettata la proposta, i contribuenti sono tenuti a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e IRAP dei periodi d’imposta interessati. Uno dei principali vantaggi del concordato preventivo è che in caso di redditi effettivi superiori a quelli dichiarati, le somme eccedenti non verranno tassate. Nel periodo d’imposta biennale coperto dal concordato, rimangono in vigore gli obblighi contabili e dichiarativi ordinari. Tra gli altri benefici del concordato preventivo biennale sussiste il diritto per il contribuente di esporre le proprie difese prima di qualunque provvedimento impositivo, un fatto che costituisce una novità per il sistema fiscale italiano. In definitiva, il concordato preventivo biennale è uno strumento pensato nella direzione di una facilitazione degli obblighi tributari specie di PMI e lavoratori autonomi, oltre che nel voler instaurare un dialogo più aperto e diretto tra contribuente e fisco.

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