Crescita del mercato residenziale nel secondo trimestre 2024
(Adnkronos) - L’andamento del mercato immobiliare residenziale segna una crescita dell’1,2% nel secondo trimestre del 2024, rispetto al medesimo periodo del 2023, ma l’aumento non riguarda tutte le città. Anzi, a Milano e Firenze il saldo del secondo trimestre è decisamente negativo, con oltre sette punti percentuali in meno rispetto ai primi tre mesi del 2023 per il capoluogo lombardo e otto per cento in meno per la città toscana. Segno negativo anche per le compravendite nelle città metropolitane di Napoli -0,9%, Torino -2% e Bologna -2,5%. Al contrario, in città come Roma e Genova si registrano i tassi di incremento maggiore, rispettivamente +3,4% nella Capitale e +3,9% nel capoluogo ligure. Aumento di compravendite, seppur più contenuto, anche a Palermo, +0,7%. Un altro dato particolarmente significativo riguarda l’acquisto di abitazioni nuove che, seppur in crescita di quasi 2.500 unità rispetto al primo trimestre dell’anno, segna un calo del volume di scambi del 14,7% nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In sintesi, la quota di compravendite di abitazioni di nuova costruzione rappresenta nel trimestre in oggetto il 6,4% del totale delle compravendite immobiliari con un -1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, dunque, non esattamente dati confortanti per il comparto delle costruzioni. Da segnalare inoltre che le percentuali più elevate di acquisto di case di nuova costruzione si registrano nella città metropolitana di Milano (12,6% del totale abitazioni compravendute nel periodo di riferimento) e Roma (8,7% del totale delle compravendite). Sono questi alcuni dei dati principali resi noti dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) pubblicato ogni tre mesi dall’Agenzia delle entrate. L’Osservatorio, inoltre, evidenzia anche l’aumento del numero di persone fisiche che hanno acquistato casa ricorrendo a un mutuo, ovvero il 41,3% del totale delle compravendite, rispetto al 38,6% del trimestre precedente, un fatto dovuto principalmente al taglio dei tassi d’interesse che ha reso un po’ meno onerose le rate del mutuo. Infine, il 71% delle persone fisiche ha acquistato casa usufruendo delle agevolazioni fiscali “prima casa”.