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Economia Cosa sapere sulla Tarip, la Tariffa Rifiuti Puntuale

Cosa sapere sulla Tarip, la Tariffa Rifiuti Puntuale

(Adnkronos) - Tutti conoscono la Tari, la Tassa sui rifiuti solidi urbani, ma forse molti non hanno sentito parlare di Tarip, acronimo che individua la Tariffa Rifiuti Puntuale. Si tratta di una sorta di evoluzione della Tari, nel senso che afferisce comunque alla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ma migliora il sistema di calcolo e quindi di entità della tassa da pagare sulla base della quantità effettiva di rifiuti prodotti da ogni nucleo familiare, ma riguarda anche le utenze non domestiche quindi aziende e attività commerciali. Pensata sulla base del principio “chi meno inquina, meno paga”, la Tarip rappresenta un sistema di tassazione sui rifiuti più equo che oltretutto dovrebbe esortare i cittadini a ridurre la quantità di rifiuti e a differenziare meglio la raccolta dei materiali riciclabili. Il metodo di calcolo della Tarip, infatti, si basa su alcuni parametri specifici: i metri quadrati dell’abitazione dove il nucleo familiare risiede, il numero di componenti della famiglia e l’effettivo volume o peso dei rifiuti prodotti. A differenza della Tari il cui calcolo si basa su una stima della produzione di rifiuti determinata sulla base della superficie abitativa e sul numero di abitanti di un nucleo familiare, la Tarip viene determinata sulla base del quantitativo effettivo di rifiuti prodotti. Vediamo come. In sintesi, l’importo complessivo della Tarip comprende una quota fissa determinata dalla superficie dell’unità abitativa o aziendale o commerciale e da una quota variabile, modulata in base al servizio fornito e alla portata dei relativi costi di gestione. La quota variabile è legata al numero di svuotamenti minimi del rifiuto secco non riciclabile e di ulteriori svuotamenti che sono stati effettuati nel corso dell’anno. In pratica, per pagare meno Tarip si dovrebbe differenziare il più possibile ed esporre il contenitore o il sacco del secco solo quando realmente pieno. Ricordiamo che i costi di svuotamento dei rifiuti hanno un costo variabile calcolato sulla base di diversi coefficienti che possono variare da un Comune ad un altro. Per poter conteggiare il numero di svuotamenti i contenitori vengono dotati di un apposito chip grazie al quale è appunto possibile calcolare il singolo importo della Tarip. La transizione da Tari a Tarip attualmente in atto, riguarderà tutti i Comuni del Paese e, comunque, è già stata effettuata in diversi di essi.

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