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Economia Come sta andando il comparto del legno?

Come sta andando il comparto del legno?

(Adnkronos) - Mentre a Milano è il periodo del Salone Internazionale del Mobile, Confartigianato ha reso noti i dati sull’andamento del comparto del legno e degli arredi in legno, che notoriamente costituiscono l’ossatura della kermesse milanese. I dati relativi all’anno 2023 indicano oltre 54 mila imprese registrate, rispetto alle circa 48 mila del 2022. Del totale, 30.895 operano nel settore del legno e 22.909 in quello dei mobili, per un totale di 216 mila addetti, tremila addetti in più rispetto all’anno precedente. Il comparto del legno è da sempre a forte vocazione artigiana: sul totale imprese, 35 mila sono artigiane (il 64,4% del settore) e contano 88 mila addetti (il 40,6% della forza lavoro del settore). Nel complesso le imprese del legno e dei mobili occupano l’1,2% della forza lavoro nazionale, ma in alcune aree territoriali del Paese tale percentuale è molto più elevata. A livello regionale, il Friuli Venezia-Giulia conta il 5% degli addetti totale dell’economia regionale, nelle Marche il 3,9%, in Veneto il 2,4%. Percentuali che salgono ulteriormente parlando di alcune province, prima fra tutte Pordenone con il 10,4% del totale degli addetti, seguita da Pesaro Urbino con il 9,4% e da Treviso con il 6,4%. Percentuali di addetti molto elevate anche in alcune province del Centro come Macerata (3,2%) e Pistoia (2,9%), oltre che del Sud, come Matera (3,1%) e Bari (2,4%).

Parlando di fatturato, il settore del legno e arredo raggiunge 46 miliardi di euro complessivi, di cui 27,2 miliardi per i mobili e 18,8 miliardi per i prodotti in legno. Su scala europea, l’Italia e al primo posto nel 2022 per valore dei ricavi delle imprese produttrici di mobili avendo scavalcato la Germania che era prima nel 2021. Il valore complessivo dell’export del legno vale 14,3 miliardi di euro nel 2023, in diminuzione rispetto ai 15,1 miliardi del 2022. L’82,7% dell’export, pari a 11,8 miliardi di euro, è rappresentato da mobili made in Italy. I mercati esteri che sono cresciuti maggiormente per l’export di prodotti il legno e mobili italiani sono la Turchia (+22,8%), seguita dagli Emirati Arabi (+5,7%), dalla Spagna (+2,2%), dalla Francia (+1,5%) e dalla Grecia (+1,4%). Le diminuzioni più significative si sono invece registrate nei seguenti mercati: Cina (-16,5%), Canada (-15,4%), Russia (-11,5%), ma in negativo anche il mercato degli USA (-10,9%).

I trend relativi alla produzione registrano un calo dell’offerta a seguito della diminuzione della domanda internazionale e della contrazione dei consumi interni legati al calo del potere d’acquisto delle famiglie. Infatti, nel 2023 la produzione dei prodotti in legno è scesa del 14,1% su base annua, mentre la produzione dei mobili è diminuita del 5,7%. Nel confronto con la media dei Paesi UE il calo dei prodotti in legno è più marcato (-10,4% media UE), mentre nei mobili il calo è più contenuto (-7,9%). Un aspetto particolarmente delicato del comparto del legno riguarda la manodopera specializzata che risulta molto difficile da trovare per oltre il 57% del totale delle imprese del legno, una percentuale superiore di ben 12 punti rispetto alla media del manifatturiero italiano. In particolare, risultano difficili da reperire tappezzieri e materassai (79,6%), disegnatori industriali (67,7%), falegnami ed attrezzisti per macchine per la lavorazione del legno (67,2%).

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