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Esteri Ucraina, piano Cina: tregua e territori occupati a Russia

Ucraina, piano Cina: tregua e territori occupati a Russia

Washington, 26 mag. (Adnkronos) - Tregua nella guerra in Ucraina e controllo russo sui territori occupati da Mosca. Questo, secondo il Wall Street Journal, il piano elaborato dalla Cina. L'inviato di Pechino Li Hui avrebbe cercato di convincere gli europei ad una tregua in Ucraina con il riconoscimento che i territori occupati da Mosca sono ormai della Russia. Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti occidentali al corrente del contenuto dei colloqui di Li nelle capitali europee.

"L'ambasciatore cinese incaricato di premere per il piano cinese per l'Ucraina ha portato un chiaro messaggio: gli alleati degli Stati Uniti in Europa devono asserire la loro autonomia e chiedere un immediato cessate il fuoco, lasciando la Russia in possesso delle parti di territorio del suo piccolo vicino che ora occupa", riferiscono le fonti citate dal Wsj.

Li ha visitato Kiev, Varsavia, Berlino, Parigi e Bruxelles, ed è oggi a Mosca. Secondo le fonti, anche se è troppo presto per respingere gli sforzi di Pechino, vi sono molti interrogativi sulla capacità di Pechino di agire come onesto mediatore data la sua vicinanza a Mosca. A Li è stato risposto che non si può dividere l'Europa dagli Stati Uniti e che l'Europa continuerà a sostenere l'Ucraina.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha "ribadito" l'"impegno" di Mosca per una "soluzione politico-diplomatica" del conflitto in Ucraina, dopo l'invasione russa iniziata il 24 febbraio dello scorso anno. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Mosca dopo il colloquio tra Lavrov e Li Hui, che a metà maggio era stato a Kiev.

"Lavrov ha espresso gratitudine alla Cina per la posizione equilibrata sulla crisi ucraina, ha apprezzato molto la disponibilità di Pechino a svolgere un ruolo positivo - ha fatto sapere il dicastero - Il ministro degli Esteri ha ribadito l'impegno di Mosca a una soluzione politico-diplomatica del conflitto, rilevando i grandi ostacoli posti dalla parte ucraina e dai suoi curatori occidentali per la ripresa dei colloqui di pace".

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